“Judas” a Tindari, l’arrivederci agli Esoscheletri di Marea Mammano ed Enrica La Rosa

 Una andrà in Irlanda. L’altra sta per trasferirsi a Bologna. Sono due degli straordinari performer che compongono il cast di “Judas, the guess”, lo spettacolo di EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri di Sasà Neri, in cartellone per la Biennale Internazionale di arte sacra delle credenze e religioni dell’umanità BIAS 2018 intitolata “PORTA | Porta itineri longissima dicitur esse”, organizzato da “WISH | World International Sicilian Heritage” in collaborazione con Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana, Regione Sicilia, e Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Messina, che andrà in scena venerdì 24 agosto alle ore 21 al Teatro Greco di Tindari con la partecipazione speciale delle artiste Solveig Cogliani, Chiara Modica Donà delle Rose, Sarita Marchesi, Rosa Mundi e con Marcello Consiglio.

Per Marea Mammano ed Enrica La Rosa, entrambe messinesi, entrambe appena ventenni, “Judas” è, dunque, anche un “arrivederci”.

Allieva di Sasà Neri dal 2012, Enrica La Rosa è uno dei volti più amati sia della Compagnia dei Balocchi sia di EsosTheatre. In “Judas” interpreta una delle anime di Maria. “Durante tutte le prove mi capita spesso di guardarmi intorno e osservare. Mi soffermo sui volti che parlano, cantano, si emozionano, si concentrano. Da qua per me inizia la performance, la poesia e la bellezza che avvolgeranno come un velo la storia più famosa del mondo. Lavorando su un personaggio ti rendi conto di quanto tutto ciò che hai sentito o letto su questo non è mai abbastanza e resti affamato di verità. Ma cos’è la verità? Maria per me è molto di più, è una madre ma anche una donna, che nel suo cuore ha una spada e con coraggio non esiterà a difendere ciò che lei ama, perché alla fin fine tutto orbita sempre intorno all’amore, nostra linfa vitale”. Enrica è stata ammessa alla Bernstein School of Musical Theater (BSMT) di Bologna, dove andrà a vivere agli inizi di settembre.

“La vita che sto conducendo, seppur piena di esperienze e soddisfazioni, è una vita da nomade; mi ritrovo in mille luoghi diversi e nessun posto è casa. In questi mesi ho visitato musei in tutta l’Europa, ho passeggiato tra i vicoli di Mont Saint Michel, ho esplorato Bruxelles in lungo e in largo, ho vissuto ogni singolo anfratto di Parigi e ho lasciato che questa città mi segnasse per sempre”, racconta invece un’altra allieva di Neri, Marea Mammano, che l’anno scorso ha superato brillantemente le audizioni ed è stata assunta da Disney a Parigi, dove ha interpretato 21 diversi personaggi e che ha lasciato con un “contratto aperto”, avendo cioè la possibilità di tornarci quando vuole. Nella capitale francese ha anche tentato e ottenuto l’ammissione al Conservatorio, approfondendo lo studio dell’impostazione lirica. È stata inoltre uno dei cinque attori protagonisti di un film documentario su Parigi ed è stata assidua frequentatrice dei workshop della libreria Shakespeare&Co., motivo di riunione per scrittori e poeti provenienti da ogni angolo del mondo, che leggono, condividono, sviscerano e criticano le proprie opere col gruppo, così da dare spazio anche alla sua altra passione, la scrittura. “Ma il passo più dolce – dice – è stato tornare alle prove di EsosTheatre, tornare all’acqua, tornare a casa. Non appena messo piede nella nostra sala prove, ho subito percepito una libertà d’espressione che mi faceva sbocciare sotto le parole e gli sguardi dei miei compagni, talmente immersi nel fitto mare di questa storia da farmi credere che solo quaggiù si possa respirare. Come se tutto il resto fosse vuota apnea e ‘Judas’ sia, finalmente, un’immersione alla ricerca dei nostri relitti, di ciò che è vivo non solo nelle tante storie che si intrecciano, ma in noi. Vorrei tanto essere capace di spiegare cosa si provi, quanta bellezza vi si cela, quanta forza sia racchiusa in ogni singola scelta e quanto una canzone possa curare le anime, ma non saprei come fare. Probabilmente, da Esoscheletro, mi avvicinerei ad ognuno di voi, e senza bisogno di alcuna parola, ve lo urlerei in silenzio dentro gli occhi. Non potrei immaginare modo migliore per trascorrere questo mese in bilico tra la Francia e l’Irlanda”. Irlanda, sì, perché nel frattempo Marea ha superato anche le audizioni all’Irish Film Academy, rielaborando e recitando un monologo tratto dal film “The Lovely Bones”, alla sua prima esperienza davanti ad una telecamera. Le hanno risposto: “we want you wild and delicate as you are”. “Andare a vivere in Irlanda era il sogno della mia vita”. Vi si trasferirà a settembre.

 

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