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La commissione Lavoro della Camera ha approvato altri due decreti del Jobs act, quello sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e quella sulla semplificazione delle tipologie contrattuali. Per quanto riguarda quest’ultimo decreto la commissione chiede al governo di apportare alcune modifiche. Le modifiche proposte sono nella facolta’ del lavoratore di farsi assistere da un rappresentante sindacale in tutti i casi nei quali si preveda la stipulazione di accordi presso le commissioni di certificazione e l’innalzamento delle sanzioni pecuniarie previste a carico dell’impresa nel caso di superamento del limite percentuale del 20% dei contratti a termine in rapporto all’organico complessivo. La commissione prevede che l’importo della sanzione debba diventare un’indennita’ da corrispondere ai lavoratori assunti in violazione del limite di cui sopra. Il testo relativo al cambiamento delle mansioni e’ stato riallineato ai contenuti della delega originaria e le mansioni possono mutare soltanto per effetto di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale. Il datore di lavoro deve comunicare preventivamente e in forma scritta al lavoratore il mutamento delle mansioni e le modifiche degli assetti organizzativi che lo determinano. Resta confermato, sottolinea il presidente della commissione Lavoro, il fatto che il cambiamento di mansione comporta il mantenimento del livello di inquadramento professionale e della retribuzione. Pensiamo in questo modo di aver garantito una rete di sicurezza ai lavoratori. Infine, la Commissione chiede che venga considerata la possibilita’ di superare il contratto di lavoro a chiamata anche in relazione all’introduzione di misure che favoriscono il lavoro a tempo parziale. Per i collaboratori chiediamo al governo di mantenere anche per il 2016 l’assegno di disoccupazione in caso di perdita del lavoro.
