James Pallotta e Bilancio d’Impatto AS Roma

Definire una stima economica del ritorno ‘sociale’ degli investimenti realizzati da AS Roma nella stagione 2015-2016: questo l’obiettivo del Bilancio di Impatto della società calcistica presentato  alla Università LUISS Guido Carli che, per la prima volta in Italia, una società calcistica ha deciso di utilizzare. Questo nuovo strumento valorizza la trasparenza e le attività realizzate per i suoi stakeholder e per la città di Roma, misurandone le potenziali esternalità in chiave sociale, occupazionale, ambientale, culturale ed appunto economica.

Il Bilancio d’Impatto e più in generale la metodologia impact mirano, infatti, a misurare la capacità di un determinato soggetto di produrre impatti (o esternalità) positivi sui contesti socioeconomici nel quale lo stesso opera. L’approccio adottato con questa metodologia è più ampio rispetto al Bilancio Sociale ed è rivolto ad una valutazione economico-quantitativa dei risultati, dei cambiamenti generati nel mercato di riferimento e delle condizioni dei beneficiari dell’agire d’impresa; il focus di analisi, quindi, è spostato dagli output agli outcome delle azioni implementate. Il Bilancio sociale, invece, resta incentrato sulla descrizione di specifiche azioni di responsabilità sociale senza soppesare il valore del relativo impatto generato. Il mondo dello sport, la sua influenza sul contesto economico nonché su quello sociale necessitano di metodologie di analisi e rappresentazione diverse rispetto al passato; sono, infatti, profondamente mutate le ripercussioni che l’attività sportiva in sé e le infrastrutture ad essa collegate sono in grado di produrre nella realtà a cui si riferiscono.

L’analisi, condotta da ItaliaCamp Srl con il Centro di Ricerca Governance & Sustainabiliy dell’Università LUISS, si è focalizzata su quattro aree: attività educative e formative per i giovani, storia del club e brand identity, rapporto con i tifosi e ruolo della Società sportiva in veste di ambasciatrice virtuosa della città di Roma. Dodici gli indicatori individuati per i quattro campi di analisi, che hanno permesso di mappare i 30 principali stakeholder della Società. Dal Report è emerso che, in base agli indicatori scientifici e accademici utilizzati, il valore dell’impatto prospettico prodotto dalle attività di AS Roma al termine del biennio di implementazione del modello impact (nel biennio 2015 – 2017) è stimabile tra i 10 e 15 milioni di euro.

Il Bilancio d’Impatto, come si diceva,  è la prima esperienza di questo genere fatta in Italia. James Pallotta, Presidente AS Roma ne ha spiegato il significato:   ‘Probabilmente alcuni di voi non lo sanno ma ho ricevuto la preview della relazione di questo progetto, i contenuti sono lusinghieri ed è la prima volta che una cosa del genere viene realizzata con una società sportiva. Siamo orgogliosi che sia stata la Roma la prima. Questo ovviamente ci fa anche capire che c’è ancora molta strada da percorrere sia come Roma città che come AS Roma. Abbiamo molte idee, molti progetti da sviluppare, non lo possiamo fare senza l’aiuto di molte delle persone qui presenti. Forse per molti di voi io sono l’americano un po’ sciocco ed ingenuo, l’americano che è arrivato qui per acquistare la Roma ma in realtà quello che dovete capire è che io vengo da un quartiere di Boston che è al 100% composto da italiani, motivo per il quale io mi sono sempre sentito prima di tutto italiano che americano. Lo stesso vale per i miei figli e i miei genitori. Motivo per il quale ho sempre avuto forte senso di responsabilità nei confronti di Roma e dell’Italia e volevo restituite loro qualcosa. Con questo progetto abbiamo voluto avviare un percorso strutturato di avvicinamento all’innovativa metodologia di misurazione dell’impatto sociale, consapevoli che ogni società non possa esimersi dall’obbligo morale di esercitare un ruolo attivo a favore delle comunità in cui opera.  Il discorso dell’Impatto è qualcosa in evoluzione, con Roma Cares ci siamo concentrati sui bambini di questa città. Esistono molti programmi, progetti, in questo senso. In futuro, già ne abbiamo discusso con alcuni politici, ci piacerebbe organizzare delle amichevoli con grandi Club al Circo Massimo. Eventi unici come una sessione unplugged con Springsteen, un concerto da tre ore da trasmettere a pagamento e il cui ricavo andrebbe investito sul tessuto sociale cittadino, per avviare programmi di istruzione o ristrutturare edifici scolastici. Tutte le volte che vengo in Italia e a Roma, per me è deprimente comprovare come ci siano alti tassi di disoccupazione giovanile. Probabilmente ho sempre avuto un pregiudizio positivo nei confronti degli italiani, per me sono le persone più creative al mondo. È deprimente vedere come tantissime persone siano costrette ad emigrare negli Stati Uniti per avere opportunità. Tutto questo mi rattrista e deve finire. È sia un discorso politico sia economico, è una vergogna che tutto questo succeda, va fatto qualcosa in questo senso. Quando è troppo è troppo!. Proprio dalla ricchezza delle indicazioni emerse da questo lavoro, è nata inoltre l’idea di sviluppare un percorso accademico di approfondimento sulle tematiche di gestione e misurazione dell’impatto che ha nella Libera Università Internazionale degli Studi Sociali il suo centro propulsore scientifico e accademico’.

Come Università,  ha dichiarato Giovanni Lo Storto, Direttore Generale della LUISS,  è nostra responsabilità dotare gli studenti di strumenti innovativi che consentano loro un pieno e consapevole sviluppo delle proprie capacità, da poter spendere nel mondo del lavoro e dell’essere cittadini. Per questa ragione il nostro Ateneo avvierà sia un percorso accademico che approfondisca le tematiche sull’impact investing strategies col fine di formare professionisti e analisti dotati di competenze specifiche e di un approccio totalmente nuovo al bilancio d’impresa, sia un osservatorio per la ricerca e l’implementazione di un modello che vuole favorire tra le aziende la diffusione di buone pratiche di trasparenza e sostenibilità”.

Fabrizio Sammarco, AD ItaliaCamp Srl, ha concluso ponendo l’accento sul carattere innovativo dello strumento: ‘Il Bilancio d’Impatto è un nuovo prodotto rispetto al tradizionale Bilancio Sociale, essendo rivolto ad una valutazione economica e quantitativa dei risultati e dei cambiamenti generati nel mercato di riferimento. Inoltre, spostando l’analisi dagli output agli outcome delle azioni implementate, diventa uno strumento di monitoraggio dalla valenza strategica e, come tale, replicabile per tutte le organizzazioni che intendono adottarlo’.

 

 

 

 

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