Continua a far discutere il ddl sullo Ius soli, il diritto di cittadinanza per chiunque nasca nel nostro Paese, approvato alla Camera nel settembre 2015 e ora in discussione al Senato.

Si discute  della Ius Soli, cioè del diritto  di quei ragazzi nati, cresciuti ed educati in Italia da genitori stranieri e ai quali per una questione di semplice civiltà va riconosciuto il diritto di cittadinanza. Ma la civiltà non è dei Calderoli  e dei suoi colleghi come, ad esempio, il Movimento 5 Stelle   che  conferma il suo parere negativo sul ddl sullo Ius Soli ed è lo stesso Beppe Grillo ad attaccare il provvedimento: ‘Sullo ius soli il MoVimento 5 Stelle si è astenuto alla Camera e come annunciato altrettanto farà, con coerenza, al Senato. Trattasi non di legge, ma di pastrocchio invotabile’.  Secondo Grillo, infatti, è vergognoso tenere il Parlamento in stallo per discutere di provvedimenti senza capo né coda, mentre non si fa nulla per dare una mano alle famiglie italiane che si trovano in grande difficoltà economica: secondo l’Istat sono l’11,9% del totale, ovvero 7 milioni e 209mila persone che nel 2016 si sono trovate nelle condizioni di grave deprivazione materiale. Una posizione confermata anche da un altro big del movimento, Luigi Di Maio, che in un’intervista a Libero spiega che il motivo per cui ‘abbiamo deciso si astenerci è semplice: è un tema che riguarda tutta l’Europa perché, con le regole attuali, chi diventa cittadino italiano ha lo status di cittadino Ue’.

‘E’ arrivato il tempo di poter considerare a tutti gli effetti questi bambini come cittadini italiani. Glielo dobbiamo, è un atto doveroso e di civiltà. Mi auguro che il Parlamento lo faccia presto nelle prossime settimane’, ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, ospite della Repubblica delle Idee a Bologna, a proposito della legge sullo Ius Soli: ‘Questa legge non riguarda solo il diritto di questi bambini, ma interessa anche la sicurezza del nostro Paese: la via contro la radicalizzazione non è la costruzione di muri, ma quella del dialogo e l’inclusione’.