Il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi nella sede del quotidiano "Il Mattino" in occasione della presentazione del suo libro dal titolo "Avanti. Perché l' Italia non si ferma.", Napoli, 18 Luglio 2017 ANSA/CESARE ABBATE/

Ius soli e Renzi: ‘Legge è dovere ma sto con Gentiloni’

Il day after dello stop di Paolo Gentiloni all’approvazione entro l’estate della legge sullo ius soli, il Pd oscilla tra amarezza e mugugni, e la determinazione ad andare fino in fondo. Tenteremo il tutto per tutto, assicurano gli uomini vicini a Matteo Renzi: votare il testo senza modifiche a settembre è l’ultima chance per farcela.

Al Senato credere che la legge arriverà davvero in porto viene definito ‘un atto di fede’. Anche perché, osservano, la maggioranza si sfalda ogni giorno di più.

Mi auguro,   sottolinea  la presidente della Camera, Laura Boldrini, durate la cerimonia del Ventaglio,  che il provvedimento sullo ius soli sia approvato entro fine legislatura. E’ giusto. E’ necessario. Rimandarlo sarebbe un torto, e i torti non portano bene. La cittadinanza,  spiega,  è lo strumento principe per l’integrazione. Evitare a chi nasce e studia in un Paese di sentirsi parte della società è impedire l’integrazione. Senza dare integrazione si alimenta la rabbia.

Lo ius soli è un dovere, sacrosanto. Il governo ha deciso di non mettere la fiducia e io sto dalla parte di Gentiloni sempre: sto al suo fianco e accetto questa decisione con cooperazione e collaborazione’, ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi presentando il suo libro al ‘Mattino’.

Il Pd si ritrova bersaglio di attacchi contrapposti dei due alleati di governo – Ap e Mdp.  E non passa inosservato il silenzio del segretario sullo ius soli nella sua newsletter, in cui Renzi non si sofferma su temi di stretta attualità ma lancia la conferenza programmatica Pd. L’evento, cui plaude la minoranza, si terrà dal 12 al 15 ottobre, a dieci anni dalle primarie che incoronarono Walter Veltroni primo segretario del partito, e promette di essere il lancio del programma elettorale del Pd.

E mentre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ospite di Repubblica Tv, giudica il rinvio del provvedimento in autunno una scelta giusta, ponderata perché bisogna lavorare per costruire il consenso, nel Pd c’è chi pensa che la maggioranza sia arrivata ormai al capolinea.  Come il senatore Salvatore Margiotta, della direzione nazionale del partito, che twitta: ‘Metá  torna da Berlusconi,  attacca ogni giorno  non si fa, maggioranza non c’é: ha senso continuare cosí?’.

Festeggiano, invece, le destre per lo slittamento della legge. Matteo Salvini, segretario della Lega Nord,  afferma: ‘Lo Ius soli è finito come percorso e ha fatto perdere mesi di tempo al Parlamento. Già oggi esiste una normativa che permette a 80 mila bambini all’anno di aver la cittadinanza con mamma e papà italiani. Per gli altri a 18 anni potranno scegliere, da persone adulte, consapevoli e responsabili che cittadinanza avere’.

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