Italicum, oggi nuova prova

Se da parte della sinistra interna continuano a piovere parole di fuoco contro Matteo Renzi, la leadership del Pd sceglie di non drammatizzare, ed anzi parla di “ricucitura”, tanto che anche il premier apre su una modifica della riforma costituzionale del Senato. Anche perché il voto finale sull’Italicum, probabilmente a scrutinio segreto, non lascia ancora dormire sonni tranquilli all’esecutivo. C’è, infatti, anche chi nell’opposizione Dem fa sapere che dopo aver votato sì alla fiducia potrebbe votare no alla riforma.  Ieri Lattuca ha votato la fiducia al primo articolo della legge elettorale, ma non assicura lo stesso atteggiamento per il voto finale: “Certamente non mi nasconderò dietro il voto segreto, non è questo il mio stile. Quindi, quando la prossima settimana si voterà, o non parteciperò al voto oppure non darò il mio voto favorevole a questa legge”. Fatto l’Italicum, occorre rivedere la riforma del Senato,   ha detto il ministro dell’Interno e presidente di Ncd Angelino Alfano,  all’indomani del primo voto di fiducia sulla legge elettorale: “Adesso, dopo questo successo, se tutto come penso andrà bene con l’approvazione finale della legge elettorale dopo i due voti di fiducia ulteriori che ci saranno oggi si apre una fase nuova, quindi noi chiediamo al Governo e alla maggioranza di modificare la riforma costituzionale, quella del Senato”.

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