Italia vs Francia storia di un armonia perduta

Nella storia dei rapporti tra l’Italia e la Francia ci sono stati momenti di grande amicizia e di grande reciproca ammirazione. Abbiamo combattuto insieme guerre, contribuito a fondare l’unione degli Stati Europei. Ci sono stati anche momenti di screzi reciproci soprattutto nel campo economico e finanziario in alcune occasioni in cui i due Paesi sembravano più avversari che partner. Ma nessuno di questi episodi aveva avuto sinora l’effetto di incrinare i loro rapporti in modo così pericoloso. Sono stati sempre entrambi legati da un unico comune denominatore: la creazione di un’Europa unita. Quando nacque l’asse franco-tedesco l’Italia si sentì declassata e messa da parte e cercò di reagire dimostrando alla Francia di poter essere in grado di costruire a sua volta una solida relazione tra Roma e Berlino. E persino con l’ultimo governo di sinistra, presieduto da Gentiloni, ha cercato di dimostrare alla Germania di essere in grado di firmare con la Francia un trattato simile. Ma tutte questa serie di girandole rimanevano all’interno dei palazzi della politica e della diplomazia e non si correva il rischio di intaccare minimamente l’armonia dei suoi inquilini. Oggi con l’attuale governo italiano il quadro sembra stravolto del tutto. Le forze politiche che lo compongono non amano l’Unione Europea e non esitano a manifestare apertamente la loro ostilità verso la Commissione di Bruxelles.Viene spontaneo chiedersi se hanno a cuore gli interessi nazionali e se cerchino di misurare l’effetto della loro politica sul futuro della nazione. Ma di sicuro 5 Stelle e Lega non hanno una politica estera italiana. Hanno politica elettorale. Non credono all’Europa, ma nel contempo approfittano della grande istituzione democratica che nel corso dei decenni è andata formandosi: l’Unione Europea. Il loro scopo, ormai palese, è di creare all’interno del Parlamento Europeo, un gruppo politico sovranista. L’assurdità di questo governo è la mancanza della figura di un vero Premier. Il Prof Giuseppe Conte è un gentiluomo e un galantuomo ma non un vero Premier. Passa il suo tempo a rattoppare gli strappi che quotidianamente avvengono tra i due suoi vice Premier. Inoltre non controlla i suoi ministri. L’esempio più eclatante è stato l’annuncio del Ministro della Difesa, Trenta, di voler ritirare le truppe italiane dall’Afghanistan, senza informarne il Ministro degli Esteri. Per non Parlare del fatto che ha permesso a Di Maio suo vice Primo Ministro, di incontrare esponenti di una forza politica che ha cercato di rovesciare, con manifestazioni violenti di piazza, il governo di un Paese alleato come la Francia. E soprattutto il Prof Conte non è leader di un governo italiano, se permette ai francesi di darci lezione di democrazia e di diplomazia.

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