Italia 5 Stelle per il decennale di Napoli è contrassegnata dagli scontri interni

Il Movimento Cinque Stelle, ormai lacerato e smarrito, si prepara a celebrare nella città di Napoli, domani e dopodomani,  12 e 13 ottobre, il decennale della nascita. Festeggiamenti accompagnati da venti di scissioni, polemiche e ribellioni. La prima scissione M5s, per adesso, è certificata dalle chat. Poi si vedrà. Intanto cinque consiglieri pentastellati della regione Lazio si sono riuniti in un gruppo whatsapp in dissenso e da qui studiano le prossime mosse all’urlo di ‘No all’alleanza con il Pd’. Perché infatti, come racconta l’Adnkronos, sul tavolo c’è la presidenza del Consiglio regionale e fonti interne parlano di una possibile alleanza anche alla Pisana, dopo quella nazionale e in Umbria. Ora il gruppo regionale grillino è spaccato esattamente in due correnti, cinque contro cinque. Da un lato c’è Roberta Lombardi filo-Pd e dall’altro Davide Barillari.

Tutto ciò avviene alla vigilia della kermesse Italia 5 Stelle, la festa grillina che quest’anno celebra i dieci anni dalla nascita del Movimento. Ma questo decennale sembra già consumato dalle liti interne, dallo scontento per l’accordo con i dem e dallo scontro tra correnti che non riescono ad eleggere i capigruppo, né alla Camera né al Senato. La cornice è questa. È così che il Movimento, tra assenze e defezioni, si presenterà a Napoli alla festa, che festa potrebbe non essere.

Gli ex ministri Lezzi, Toninelli e Grilli diserteranno la manifestazione di Napoli e  si moltiplicano i focolai di protesta. Dopo il primo raduno a Firenze dei frondisti, a Napoli, Catanzaro e Palermo gli attivisti si organizzano in comitati e correnti per contestare la deriva che imboccato il Movimento. E un altro segnale della metamorfosi grillina arriva dal divieto imposto da Casaleggio ai frondisti di organizzare in occasione dell’evento di Napoli una giornata di confronto. Di Maio vuole zittire il dissenso. Ieri l’associazione Rousseau non ha autorizzato l’incontro tra gli attivisti ribelli durante Italia a 5 Stelle. E sui social monta la rabbia. Indignazione che rischia di guastare la festa a Casaleggio, Di Maio e Grillo. I dissidenti hanno avviato un’interlocuzione con Gianluigi Paragone e Alessandro Di Battista. Il Dibba, per ora, resta defilato. Mentre Paragone offre sostegno alla battaglia dei frondisti.

Beppe Grillo alla fine si trova quasi costretto a partecipare così da evitare l’implosione, nonostante in tanti nelle ultime ore scommettevano sulla sua assenza. Ed è al fondatore che i ribelli si rivolgeranno per chiedere un cambiamento radicale dentro il Movimento, un passo indietro anche di Luigi Di Maio. Barillari, per esempio, è pronto a consegnare al leader M5s la ‘Carta di Firenze’ con relative firme, un documento pubblicato online che racchiude tutti i punti critici.

La spaccatura M5s dopo che la nota di aggiornamento al Def è passato con solo tre voti di maggioranza, nonostante gli uffici grillini avessero chiamato tutti a raccolta. La tensione è evidente.  Da un lato ci sono Sergio Battelli e Anna Macina, che parlano fitto fitto. Macina si è candidata capogruppo alla Camera, sostenuta da Battelli, ma ha ottenuto appena 33 voti. Il suo nome è stato associato a quello di Luigi Di Maio e questo è stato il risultato.

 Francesco Silvestri  parla con Anna Macina per arrivare   a un’intesa,  nel senso che uno dei due deve ritirarsi dalla corsa per fare spazio all’altro. Ma stando ai voti ottenuti nel primo scrutinio, facendo la somma, neanche in questo caso si arriverebbe all’elezione. Anche perché c’è l’incognita del candidato Raffaele Trano e dei quaranta deputati che non hanno votato.

Ora si riparte da zero, le squadra sono state resettate e mercoledì ci sarà una nuova votazione. E così nel caos generale c’è anche chi vorrebbe lanciare il nome di Giulia Grillo, l’ex ministro che chiede una forte discontinuità, compreso il passo indietro di Di Maio. La proposta di candidarsi, da parte di un gruppo di deputati, le è arrivata, i contatti sono in corso ma ancora nulla di concreto. Anche perché bisogna vedere come si muoveranno e varie cordate nei prossimi giorni. Ciò che è certo è che Giulia Grillo non sarà presente a Italia 5 Stelle perché ‘non c’è nulla da festeggiare’.

Come lei anche tanti altri. Tra questi Barbara Lezzi, ex ministro del Sud, e Gianluigi Paragone, ostile all’alleanza con il Pd. Non passerà inosservata l’assenza di Alessandro Di Battista. Colui che ha sempre animato la folla di Italia 5 Stelle non sarà presente al decennale. È sufficiente ricordare le urla e gli applausi che incassava quando era sul palco per capire quanto questa festa rischia di essere spenta.

Un’implosione certificata da sondaggio realizzato da Emg Acqua per Agorà: per il 54 % degli intervistati il M5s negli ultimi 10 è peggiorato. Tradendo ideali e battaglie identitarie. E il 47 del 54 % arriva dall’elettorato grillino. Altro che festa delle stelle. A Napoli tirerà aria di  funerale politico del Movimento. 

 

 

 

 

 

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