Gli italiani sono i più ostili d’Europa nei confronti dei migranti.  Ad analizzare la percezione dei nostri connazionali nei confronti di immigrazione e minoranze è l’Istituto Cattaneo di Bologna che, in sintesi, evidenzia tre aspetti: 1) un terzo dei cittadini europei non sa indicare la  percentuale di immigrati che vivono nei loro Paesi, mentre tra gli italiani fa ‘scena muta’ soltanto il 27%, sotto la media Ue; 2) gli italiani sono coloro che sovrastimano di più la percentuale di migranti nel proprio Paese; 3) gli italiani hanno la posizione più ‘estrema’nei confronti dell’immigrazione e delle minoranze.

I cittadini europei stimano la presenza in percentuale dei migranti nella Ue nel 16,7%, a fronte di un 7,2%. In pratica, c’è un errore di percezione del +9,5%. In Italia, l’errore di percezione, è superiore di tre volte. Se, infatti, i nostri connazionali pensano che gli immigrati non Ue siano il 25%, nella realtà la presenza reale è del 7%. In sintesi: crediamo che ci siano il 18% di immigrati in più di quanti realmente ce ne sono. Stando ai dati dell’Eurobarometro analizzati dal Cattaneo, l’errore percettivo maggiore è proprio degli italiani, seguono Portogallo(+14,6%), Spagna (+14,4%) e Regno Unito (+12,8%). Molto più verosimili le sovrastime dei tedeschi (+4,4%) e minime quelle dei Paesi nordici (Svezia, Danimarca e Finlandia).

Rispetto ai cittadini europei – spiega il Cattaneo – il 74% degli intervistati italiani è convinto che gli immigrati peggiorino la situazione della criminalità a fronte di una media del 57% de cittadini europei. È, invece, il 58% – contro una media europea del 41%, –  a considerare che una maggiore immigrazione comporti una riduzione dell’occupazione per i residenti in Italia. Per quanto riguarda il peso dell’immigrazione sul welfare, la percezione degli italiani è quasi in linea con quella europea: il 62% contro il 59%.