Istat: La recessione è finita, la crescita si consoliderà. Segnali positivi per l’occupazione

ROMA – La recessione ha i giorni contati e il futuro è roseo. Non sono predizioni da chiaroveggente, ma è quanto riporta oggi l’Istat nelle ‘Prospettive per l’economia italiana’ spiegando che nel 2015 il prodotto interno lordo italiano aumenterà dello 0,7% in termini reali e che ci sarà poi una crescita dell’1,2% nel 2016 e dell’1,3% nel 2017. Segnali positivi anche per quanto riguarda la disoccupazione e l’inflazione.
Infatti, al trend positivo dell’occupazione (+0,6% in termini di unità di lavoro) seguirà una leggera riduzione del tasso di disoccupazione che si attesterà al 12,5% quest’anno. Nel 2016 ci sarà un ulteriore calo piazzandosi al 12% mentre le unità di lavoro registreranno un aumento dello 0,9%. Ma le note positive, secondo l’Istat, non si fermano qui: nel 2017 il tasso di disoccupazione sarà dell’11,4% con un aumento delle unità di lavoro dell’1%.
Quanto all’inflazione, spiega l’Istat, “in prospettiva, l’attenuazione delle spinte deflative esogene, imputabile in via principale al deprezzamento della valuta europea, riporterà l’inflazione su un sentiero positivo”. Nella media dell’anno l’inflazione si attesterà su un valore positivo ma vicino allo zero (+0,2%). Nel biennio successivo, nel quadro di una netta inversione di segno del contributo della componente esogena e del miglioramento dello scenario macroeconomico interno, riprenderà il processo inflazionistico. In assenza dell’applicazione delle clausole di salvaguardia relative ad accise e aliquote Iva, nel 2016 il deflatore della spesa per consumi finali delle famiglie è previsto in media all’1,4% mentre nel 2017 si attesterà su un valore appena superiore.

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