An Iranian woman shows the victory sign as people celebrate on a street following a landmark nuclear deal, in Tehran, Iran, Tuesday, July 14, 2015. Overcoming decades of hostility, Iran, the United States, and five other world powers struck a historic accord Tuesday to check Tehran's nuclear efforts short of building a bomb. The agreement could give Iran access to billions in frozen assets and oil revenue, stave off more U.S. military action in the Middle East and reshape the tumultuous region. (ANSA/AP Photo/Ebrahim Noroozi)

Iran: storico accordo sul nucleare. Festa in strada

E’ stato raggiunto a Vienna un accordo formale sul nucleare iraniano dopo aver superato gli ostacoli finali. L’accordo include un compromesso tra Washington e Teheran che permetterà agli ispettori Onu di chiedere di visitare anche i siti militari iraniani. L’accesso tuttavia non verrebbe però necessariamente garantito, e Teheran avrebbe il diritto di appellarsi ad un tavolo arbitrale composto dall’Iran e dalle potenze del ‘5+1′. Grazie a questo accordo l’Iran non sarà in grado di sviluppare la bomba atomica, dice il presidente Usa Barack Obama sull’accordo raggiunto a Vienna: “Se l’Iran violerà l’accordo tutte le sanzioni saranno ripristinate e ci saranno serie conseguenze e sarebbe irresponsabile allontanarsi da questo accordo con l’Iran”. E’ l’appello al Congresso del presidente Usa Barack Obama che avverte: “Porrò il veto a qualsiasi legge che si opporrà all’attuazione dell’intesa sul nucleare iraniano. E’ possibile cambiare ed è possibile muoversi in una nuova direzione”.  Una volta firmato l’accordo il Congresso americano avrà 60 giorni di tempo per approvarlo o respingerlo. Dopo il disgelo con la ex Birmania e con Cuba, per Obama l’accordo con l’Iran è il terzo che cambia profondamente le relazioni diplomatiche degli Stati Uniti con Paesi con cui il dialogo era sospeso da decenni. L’Iran, di questi tre Paesi, è il più importante dal punto di vista strategico, il solo con un programma nucleare, e ancora nella ‘lista nera’ degli stati ritenuti sponsor del terrorismo. ”Un errore grave di portata storica”, così il premier israeliano Benyamin Netanyahu commenta l’accordo sul nucleare iraniano raggiunto a Vienna. ”In tutti i campi in cui occorreva negare all’Iran la capacita’ di dotarsi di armi atomiche sono state fatte generose concessioni. Inoltre l’Iran disporrà adesso centinaia di miliardi di dollari con i quali potrà rilanciare i meccanismi del terrorismo, il suo espansionismo e la sua aggressività in Medio Oriente e in tutto il mondo”. Netanyahu ha lanciato un appello alle forze politiche israeliane: ”Adesso e’ giunto il momento di mettere da parte le piccole considerazioni politiche ed unirsi di fronte ad una questione di importanza fatale per il futuro e per la sicurezza dello Stato d’Israele. Il mondo è molto più pericoloso ed Israele non si è impegnato a rispettare l’accordo di Vienna sul nucleare iraniano perche l’Iran insiste nel volerci distruggere.
Il ministro degli Esteri iraniano Zarif saluta l’accordo sul nucleare a Vienna come una soluzione ‘win-win’, ovvero in cui vincono le entrambe le parti, e come una nuova era di speranza ed è una decisone che può aprire la strada a un nuovo capitolo delle relazioni internazionali. L’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini commenta nella conferenza stampa dopo la firma dell’accordo: “Oggi è una giornata storica ed è un grande onore per noi annunciare che abbiamo raggiunto un accordo sulla soluzione nucleare iraniana. La volontà politica, la leadership che il mondo aspettava, un impegno condiviso per la pace, per rendere il nostro mondo più sicuro”.  La Russia si aspetta che gli Usa rinuncino a creare uno scudo di difesa missilistica in Europa dopo il raggiungimento di un accordo sul nucleare iraniano. Lo scudo antimissile in Europa è stato in teoria concepito contro ‘Stati canaglia’ come Iran e Corea del nord. Con l’accordo raggiunto a Vienna sul nucleare iraniano il mondo ha tirato un grosso sospiro di sollievo, ha detto il presidente russo Vladimir Putin.  L’accordo sul nucleare Iraniano impedirà a Teheran di produrre materiale sufficiente per la costruzione di un’arma atomica per almeno 10 anni e prevede, come dicevamo, nuove clausole per le ispezioni dei siti del Paese, inclusi quelli militari.

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