Iran. “I due escursionisti Usa non saranno più liberati”

I due escursionisti americani detenuti da due anni in Iran con l’accusa di spionaggio non saranno più liberati. La precisazione arriva in una nota dell’autorità giudiziaria che smentisce tutte le voci circolate in questi giorni sull’imminente liberazione dei due statunitensi definendole “non valide”. L’autorità giudiziaria iraniana “smentisce le informazioni riguardanti la liberazione di due americani accusati di spionaggio”. “Una domanda di scarcerazione su cauzione depositata dal loro avvocato è in corso di esame da parte dei giudici incaricati della vicenda”, ha aggiunto il testo. “Qualsiasi informazione su questo argomento sarà fornita dall’autorità giudiziaria e nessuna informazione di alcun tipo che proviene da altre fonti è valida”, ha sottolineato il comunicato. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad, però, aveva annunciato ieri che i due americani sarebbero stati liberati “entro due giorni”. Il legale dei due americani invece dice di essere stato ufficialmente informato della loro prossima liberazione in cambio di una cauzione di 500mila dollari statunitensi. Shane Bauer e Josh Fattal, condannati lo scorso 21 agosto ed entrambi 29enni, erano stati arrestati il 31 luglio 2009 alla frontiera irachena con una connazionale, la 32enne Sarah Shourd, rientrata negli Stati Uniti nel settembre 2010 dopo essere stata rilasciata su cauzione per motivi di salute.

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