Intime Finestre

Roma, 16 febbraio 2019, si è inaugurata la mostra personale di Re Barbus “Intime FinestRe” a cura di Anya Cacciapuoti e Alessandro Cartosio presso la galleria d’arte Camera 79, nel cuore dello storico rione romano di Trastevere, a Vicolo del Bologna 79Artista romana, laureata presso l’Accademia di Belle Arti in Roma e specializzata in Counseling ad indirizzo artistico-espressivo. Con in tasca un master in “Teatro, Foto, Video e Mediazione Artistica” con Oliviero Rossi comincia ad esporre in numerose collettive che la porteranno al Galta Museo del Mare a Genova in una bi-personale con Montserrat Diaz e ad Arles in Francia presso la galleria MaMo con una sua fotografia finalista al TAG-prize . La sua ricerca legata all’universo femminile dove fra incastri di vita vissuta che oscillano fra speranze, sogni, ambizioni, paure, dolori sono dei veri “frammenti di linfa vitale”. I suoi collage sono una mappa geografica fatta di forme e significati che creano un linguaggio onirico di mondi che rincorrono associazioni e simboli che creano una tramarendendo il percorso della mostra omogeneo ma allo stesso tempo ricco di occasioni feconde di riflessione. Il percorso espositivo mette in luce il lavoro di sottrazione di spazi con la sovrapposizione di materiali cartacei e l’enfatizzazione del vuoto per analizzare e mettere a fuoco con maggiore enfasi i concetti espressi. Le opere richiedono una lettura attenta, minuziosa e ravvicinata, per poter cogliere i minimi dettagli e le relazioni complesse tra le forme. All’interno della galleria è esposta anche la sua “squadra”, così l’artista ama chiamare piccoli frammenti all’interno di teche. Gemme, fiori secchi e porzioni di natura che raccoglie minuziosamente e che nel tempo diventeranno parte integrante del suo lavoro. Tra le cornici che diventano delle vere e proprie scenografiche delle emozioni dove il minuzioso lavoro tridimensionale realizzato dall’artista fa uscire dalle opere frammenti di immaginici sono dei meravigliosi bozzetti all’interno di teche e scatole di legno che mettono in risalto la poetica del frammento. Il percorso della mostra si conclude con un’opera coabitata che sembra uscita da una delle sue cornice e che Re Barbus ha voluto sperimentare con l’amico artista Alessandro Arrigo. Una finestra, che contiene un’immagine delle sue braccia con frammenti di immagini che diventano una seconda pelle,  da cui fuoriesce un pesce alato realizzato a matita da Arrigo che rimane sospeso nell’ariaUniti da solo un filo rosso. L’opera viene descritto da lei in questo modo “Ho voluto sperimentare la coabitazione di una coscienza in nome di quelle risonanze e quei simboli comuni che utilizziamo, pur se con rimandi differenti, a sottolineare che dietro ogni persona, come ad ogni idea o lavoro si muovono intrecci, vibrazioni umane molto più ampie. “ La mostra proseguirà fino al 3 Marzo 2019

https://www.youtube.com/watch?v=YTrST5Xrq_I&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3A8FNHNSz3xI14CYhSFF4DSxm2kNAU-nmheGyPenJgfdyFgcEF4V1uqwE

Barbara Lalle

Foto e riprese di Marco Marassi

montaggio di Antonio Totaro

 

 

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