Interpol. Arresto internazionale per Gheddafi e il figlio

Si stringe il cerchio attorno a Gheddafi. Non si conosce l’esatto nascondiglio del Rais, ma se il colonnello proverà a varcare il confine della Libia sarà immediatamente arrestato. L’Interpol ha diramato un’allerta rossa per l’arresto di Muammar Gheddafi, del figlio Seif al-Islam e per il capo dell’intelligence, Abdullah al-Senussi. Il despota è accusato di crimini contro l’umanità, come richiesto giovedì dal procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno Ocampo. L’iniziativa della polizia “restringerà in maniera significativa la capacità di tutti e tre di varcare frontiere internazionali ed è uno strumento forte per aiutare nella loro localizzazione e arresto”, ha sottolineato il capo dell’Interpol, Ronald Noble. Con l’allerta rossa è stato chiesto ai 188 Paesi membri di aiutare la Corte Penale Internazionale a individuare e prendere in custodia Gheddafi, inseguito da un mandato di cattura spiccato nel giugno scorso dall’Aja per crimini contro l’umanità, tra cui omicidio e persecuzione. Già nel marzo scorso, l’Interpol aveva diramato un’allerta arancione di carattere informativo per Gheddafi e 15 membri del suo entourage. Intanto, secondo una fonte Tuareg alcuni generali fedeli a Muammar Gheddafi si nasconderebbero in Burkina Faso. “Tre o quattro settimane fa un gruppo di generali e alti esponenti del regime sono entrati in Niger attraverso la città di Agadez”, rivela la fonte. Il gruppo successivamente si sarebbe diretto verso Niamey dove avrebbe realizzato un’imponente transazione finanziaria alla banca libica Bisic per poi spostarsi in Burkina Faso. Alla fine della scorsa settimana, si erano ripetute numerose voci su convogli libici che avevano attraversato la frontiera tra la Libia e il Niger, diretti verso il Burkina Faso.

La curiosità. Le sei allerta dell’Interpol

Rosso, blu, verde, giallo, nero e arancio. Sono le sei allerte, classificate in base al colore, che l’Interpol può diramare. La Red notice, emessa oggi a carico di Muammar Gheddafi, il figlio Saif al-Islam e il capo dell’intelligence libica, Abdullah al-Senussi, corrisponde al mandato di cattura internazionale spiccato per ricercati di cui sia richiesta l’estradizione. Anche Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, fu colpito dal “cartellino rosso” all’inizio di dicembre. L’Orange notice, invece, è un’allerta informativa diretta a mettere in guardia le forze dell’ordine dei 188 stati membri sulla possibilità di fuga o movimento di beni da parte di individui definiti “pericolosi”. Il clan Gheddafi lo scorso marzo fu colpito con questo tipo di allerta. La Yellow notice, serve per localizzare persone scomparse, spesso minori. La Blue notice è utile per raccogliere informazioni sull’identità di una persona. Con la Green notice l’Interpol fornisce dati di intelligence su individui che hanno già commesso crimini e potrebbero ripeterli in altri Paesi. La Black notice, infine, ha lo scopo di raccogliere informazioni su corpi non identificati.

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