Inflazione, dal cibo alle scarpe: la mappa dei prezzi in Italia

Inflazione record in Italia: nel nostro Paese ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi anni, portando a un aumento generale dei prezzi. I rincari, però, non sono uguali su tutto il territorio e cambiano a seconda delle zone e anche in base ai prodotti. Il Sole 24 Ore ha analizzato i dati Istat sull’inflazione, realizzando una mappa dei rincari in Italia.

In base ai dati Istat sull’inflazione, analizzati da Il Sole 24 Ore, si può notare come comprare un paio di scarpe a Cagliari è molto diverso rispetto ad altre città italiane. Nel Capoluogo della Sardegna i costi sono il 6,4% più alti rispetto alla media, mentre ad Avellino, per esempio, il rincaro è del 5,6%.

A Caltanissetta, come si evince dai dati pubblicati dall’Istat, l’inflazione ha portato all’aumento dell’8,9% sui prezzi delle bibite gassate. A La Spezia, invece, sono aumentate solo del 2,2% su base annua.

Il Covid e il conflitto tra Russia e Ucraina hanno influito in maniera negativa sull’inflazione che ha toccato i livelli più alti degli ultimi anni. Tra i beni maggiormente inflazionati ci sono i prodotti alimentari: a Palermo, già inserita nella classifica delle città con i maggiori aumenti d’Italia, l’inflazione sui prodotti alimentari ha toccato quota 10,2%. In questa classifica Milano è ultima con un rincaro del 4,8%.

Andando ad analizzare i dati Istat sull’inflazione, si scopre che Piacenza è la provincia dove sono aumentati di più i prezzi degli elettrodomestici per la casa: il rincaro è del 3.9%. Situazione completamente opposta a Bari, dove al contrario, i prezzi sono diminuiti del 2,7%.

Torino si conferma tra le città più care d’Italia per pernottare in albergo: una notte in un hotel del Capoluogo del Piemonte costa oltre il 40% in più rispetto al 2021. Caso particolare, invece, per Venezia: sulla Laguna i prezzi del settore alberghiero risultano inferiori del 17,5%.

Non tutti i beni sono soggetti all’inflazione: ce ne sono alcuni che vanno in controtendenza, spesso perché erano già aumentati in precedenza o solamente perché stanno seguendo un naturale declino storico. L’esempio lampante è quello dei prodotti di elettronica di consumo come smartphone, computer e fotocamere: l’aumento maggiore si registra a Cesena con lo 0,6% in più, mentre a Roma prezzi in calo di circa il 9% rispetto al 2021.

Hanno risentito relativamente poco dell’inflazione i medicinali e i prodotti farmaceutici. La provincia dove i prezzi sono aumentati di più è Imperia, con un rincaro poco superiore all’1%. Prezzi diminuiti, invece, a Terni e provincia.

Trento, inserita nella classifica delle migliori province per la qualità della vita degli anziani, è la città dove sono aumentati di più i prezzi di giornali, libri e articoli di cartoleria: rincaro del 4,9% secondo i dati Istat analizzati da Il Sole 24 Ore.

L’inflazione ha colpito duramente i servizi di trasporto come autobus, tram, treni e taxi: a Messina l’aumento dei prezzi stimato è del 36,1% nel giro di un anno. Le province più virtuose, da questo punto di vista, sono Lodi e Bergamo con prezzi scesi del 2,5%.

Prezzi alle stelle per energia elettrica, gas e altri combustibili: le bollette a Bolzano, secondo i dati Istat, sono praticamente raddoppiate nel giro di dodici mesi.

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