ROMA. Sono la Sicilia e la Campania a detenere il triste primato delle regioni italiane con la maggiore ‘povertà educativa’, cioè quelle in cui è più scarsa e inadeguata l’offerta di servizi e opportunità educative e formative che consentano ai minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità e talenti. Al secondo posto della classifica in negativo, Calabria e Puglia.
Fanno da contraltare Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, le aree più ricche di offerta formativa ed extracurriculare per i minori. Questo il ritratto in chiaroscuro di un’Italia lontana dai target europei, in cui le opportunità per bambini e adolescenti sono esigue sia a scuola che fuori, che emerge da un rapporto di Save the Children presentato oggi a Roma. L’analisi conferma la stretta correlazione tra povertà materiale ed educativa e sono 1.045.000 i bambini che vivono in povertà assoluta e si concentrano, appunto, in regioni come la Calabria o la Sicilia.
Riprova
Agente penitenziario sottoposto a test omosessualità: condannato Ministero
Era stato sottoposto a “controlli psichiatrici volti all’accertamento della propria omosessualità”. Per questo motivo un …