Indignatos: manifestazioni a Roma e a Milano

Manifestazioni di giovani ‘indignati’ si sono svolte a Roma e a Milano. Dure si sono rivelate le contestazioni dei ragazzi. Nel capoluogo lombardo sono state prese di mira le banche, con lanci di vernice e di uova, sono state scritte frasi sui muri con lo spray e attaccati manifesti. Numerosi poi sono stati gli scontri tra studenti e forze dell’ordine, che si sono affrontati soprattutto di fronte alla sede di Fininvest, che è diventata bersaglio di lanci di ortaggi, frutta e  immondizia.

C’è stato anche il tentativo, da parte di un gruppo di studenti, di entrare nella banca americana Goldman Sachs, in piazzetta Bossi, vicino piazza Cordusio. Respinti da alcuni dipendenti della sede, i giovani allora hanno imbrattato l’androne con scritte di vernice spray e gettando sacchi pieni di immondizia. Il corteo, formato da centinaia di ragazzi delle scuole superiori di Milano e provincia, sta intanto proseguendo il suo percorso per chiedere maggiori fondi per la scuola pubblica e per ribadire che “noi la crisi non la paghiamo”, come recita uno dei cori più gettonati.

A Roma, invece,  un corteo di circa 100 studenti si è spostato dal Palazzo delle Esposizioni per raggiungere Piazza Montecitorio.In testa al corteo, un ‘dragone’ di cartapesta.  Sempre nella Capitale, ma davanti al ministero dell’Economia, si e’ svolto un altro blitz. Questa volta a manifestare sono stati i rappresentati di ‘Tilt’, rete che riunisce movimenti,associazioni e comitati di sinistra. Una ventina di persone, tutte dai 20 ai 35 anni, si sono presentate davanti all’ingresso del ministero, in via XX settembre, con una struttura di cartone che rappresentava un negozio di “Compro Loro”, scimmiottamento dei sempre più diffusi “Compro Oro”, all’interno del quale c’erano tre manifestanti con le maschere del premier Silvio Berlusconi, del ministro all’Economia Giulio Tremonti e della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. All’esterno del “negozio” si sono posizionati i manifestanti che hanno cominciato a spogliarsi. “Ci stanno lasciando in mutande – hanno detto i rappresentanti dell’organizzazione -,vogliamo porre l’attenzione sulla manifestazione di domani. Ci hanno chiuso le porte in faccia qualche minuto dopo la manifestazione. E’ sintomatico di quanto la politica si trinceri nei palazzi, allontanandosi dal popolo, ma soprattutto dai giovani. A chi dice che facciamo solo proteste e nessuna proposta proponiamo di rivedere il modello del welfare, di pensare ad una riconversione ecologica, ma soprattutto di rivedere la politica che ormai ha abdicato alla finanza. Il programma dell’alternativa – spiega la rete Tilt – deve essere su base condivisa”. Intanto domani, in occasione della giornata internazionale degli Indignati, il movimento metterà in scena un’altra protesta colorita durante il corteo inscenando la ‘Via Crucis’ del precario davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove ieri hanno passato la notte alcuni membri del comitato di lotta per la casa.

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