The Indian Space Research Organisation's (ISRO) Chandrayaan-2 (Moon Chariot 2), with on board the Geosynchronous Satellite Launch Vehicle (GSLV-mark III-M1), launches at the Satish Dhawan Space Centre in Sriharikota, an island off the coast of southern Andhra Pradesh state, on July 22, 2019. - India launched a bid to become a leading space power on July 22, sending up a rocket to put a craft on the surface of the Moon in what it called a "historic day" for the nation. (Photo by ARUN SANKAR / AFP)

India: allunaggio, persi i collegamenti con il lander Vikram

I tecnici del Centro di ricerca spaziale indiano (Isro) hanno perso i contatti con il lander Vikram della missione Chandrayaan-2 durante le fasi finali di allunaggio iniziate poco dopo le 16 (ora locale). La diretta, riferisce il quotidiano “Space News”, ha mostrato il lander mentre scendeva come pianificato a 70 gradi a sud dell’equatore lunare, circa 550 chilometri dal polo sud, ma il collegamento si e’ interrotto prima che il mezzo potesse raggiungere il suolo lunare. Dopo qualche minuto di silenzio, il presidente di Isro, Kailasavadivoo Sivan, ha annunciato che la comunicazione con il lander e’ stata persa e che i dati disponibili sono ora in corso di analisi. Il primo ministro indiano Narendra Modi, presente al centro operativo spaziale di Bangalore per assistere allo svolgimento della missione, ha espresso solidarieta’ al presidente Sivan e a tutto il team Isro: “Vi siete avvicinati il piu’ possibile, ora guardate avanti. Il meglio deve ancora venire, l’India e’ con voi”, ha detto oggi il premier. Se l’operazione fosse riuscita, l’India sarebbe stato il quarto paese (dopo l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti e la Cina) a raggiungere la Luna con una missione senza equipaggio e il primo a farlo con un allunaggio a 70 gradi a sud dell’equatore lunare.

Il lander Vikram, separatosi dall’orbiter il 2 settembre, ha iniziato la manovra di discesa sulla luna tra l’1.30 e le 2.30 del 7 settembre. La missione ha avuto inizio il 22 luglio dal Centro spaziale Satish Dhawan di Sriharikota, nello Stato dell’Andhra Pradesh, a una settimana di distanza dal fallimento di un precedente tentativo, il 15 luglio. Il sistema e’ stato lanciato per mezzo del veicolo di lancio satellitare geosincrono Mark III (GSLV Mk III) ed e’ entrato nell’orbita della Luna il 20 agosto; quindi, ha effettuato quattro manovre di riduzione orbitale per avvicinarsi progressivamente all’obiettivo. Dopo la separazione il lander ha effettuato ulteriori manovre di deorbitazione posizionandosi nell’orbita prevista per iniziare la discesa. Sia il lander che l’orbiter, cosi’ come il rover, di nome Pragyaan, sono stati sviluppati in India. L’obiettivo era esplorare il Polo Sud, nella “faccia nascosta”, l’emisfero della Luna non osservabile dalla Terra per via della rotazione sincrona del nostro pianeta e del suo satellite naturale.

La Chandrayaan-2 e’ la seconda missione dell’India dopo la Chandrayaan-1 del 2008. Il progetto risale alla fine del 2007, con un accordo di collaborazione tra l’Isro e l’agenzia spaziale russa Roscosmos; l’approvazione del governo di Nuova Delhi al 2008; il lancio, inizialmente previsto per il 2013, fu rinviato al 2016 perche’ il partner russo non era riuscito a sviluppare il lander in tempo; la parte russa si e’ poi ritirata e lo sviluppo e’ stato in seguito effettuato completamente in India, con la previsione di arrivare al lancio nel 2018; da allora, invece, ci sono stati altri quattro rinvii. L’ultimo e’ stato attribuito dall’Isro a “un intoppo tecnico” al veicolo di lancio. Secondo indiscrezioni della stampa indiana, “l’intoppo” sarebbe stato una fuga di elio nel combustibile criogenico.

Nel frattempo, l’Isro sta lavorando anche ad altri ambiziosi progetti. La prossima missione, ha annunciato il presidente Sivan, sara’ la Cartosat 3, per l’osservazione satellitare della Terra. Nella prima meta’ del 2020 sara’ tentata la missione scientifica Aditya-L1, volta a inviare un satellite verso il punto ideale di osservazione del Sole, il Punto di Lagrange L1. Inoltre, Modi ha annunciato una missione nello spazio con equipaggio entro il 2022, anno del 75mo anniversario dell’Indipendenza dell’India. Il paese sarebbe il quarto al mondo a raggiungere l’obiettivo, dopo la Russia, gli Stati Uniti e la Cina. L’Isro ha un programma per il volo spaziale umano dal 2004, ma non ha ancora sviluppato tutte le tecnologie necessarie per realizzarlo.

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