Città della Scienza distrutta dalle fiamme, avanza l’ipotesi della criminalità organizzata

L’ultimo focolaio è stato spento in serata. Secondo le ultime notiziegiunte dagli inquirenti si fa sempre più strada l’ipotesi che dietro al l’incendio che ha distrutto la Città della Scienza di Napoli, ci sia la criminalità organizzata.

Per domare le fiamme che hanno ‘distrutto’ la Città della scienza ci sono volute oltre 13 ore di attività e un duro lavoro dei vigili del fuoco. Il sindaco di Napoli De Magistris interviene. “Mi sembra che dietro le fiamme ci sia una mano criminale. Ora dobbiamo affidarci completamente alla magistratura per indagini il più approfondite possibili”, dice il sindaco Luigi De Magistris. “Oggi migliaia di ragazzi e bambini di Napoli si sono svegliati piangendo per la distruzione di Città della Scienza – scrive la fascia tricolore del capoluogo partenopeo su Twitter – Napoli è sotto attacco!”. 

”La Città della Scienza è un vanto nazionale ed un motivo di orgoglio per il Sud. La sua ricostruzione deve essere un imperativo per tutti. Per questo mi auguro che il presidente Monti convochi urgentemente il Consiglio dei Ministri e fornisca le prime indicazioni alle istituzioni campane”. Lo ha dichiarato il senatore Andrea Marcucci (Pd), segretario della commissione pubblica istruzione a Palazzo Madama. ”L’Italia deve reagire alle immagini devastanti del rogo di Bagnoli – aggiunge il parlamentare – soprattutto se la distruzione della Città della Scienza fosse ad opera della criminalità”

Una città sotto choc.  Dopo il crollo di un’ala di un palazzo sulla Riviera di Chiaia, Napoli ha assistito, attonita, alle fiamme che hanno avvolto la ‘Città della scienza’. I capannoni distrutti dal rogo sono quattro e solo l’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che andassero distrutti anche gli altri due padiglioni. L’area del museo interattivo del capoluogo campano è stata immediatamente posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Napoli. L’incendio non ha causato vittime perché il lunedì lo ‘science center’ è chiuso ai visitatori. I danni, invece, sono ingentissimi: restano solo gli scheletri dei muri perimetrali mentre l’interno dei padiglioni è completamente distrutto. Il fronte del fuoco si è esteso per oltre un centinaio di metri e dal rogo si è alzato una colonna di fumo visibile da buona parte della città. Sul posto sono giunti immediatamente decine di vigili che solo dopo ore di duro lavoro sono riusciti a domare le fiamme. L’area distrutta dalle fiamme è stimata in 10-12 mila metri quadrati: praticamente l’intero centro è stato raso al suolo tranne il ”teatro delle Nuvole”. Le forze dell’ordine sono al lavoro per accertare le cause che hanno distrutto uno dei gioielli culturali di Napoli.  La Procura di Napoli ha avviato un’indagine per chiarire le cause dell’ incendio che ha quasi interamente distrutto Città della Scienza. Per ora è stato aperto un fascicolo contro ignoti. Da parte degli inquirenti c’è il riserbo assoluto sulle indagini anche se al momento non viene esclusa nessuna pista. E nelle ultime ore starebbe prendendo quota l’idea dell’origine dolosa del rogo che ha distrutto lo ‘science center’ di Bagnoli. Intanto si teme per la sorte dei 160 lavoratori che sono immediatamente accorso nell’area antistante la Città della Scienza.

Il museo interattivo è considerato uno dei gioielli culturali di Napoli, oltre che uno dei suoi maggiori fattori di attrazione turistica: ogni anno più di 350mila visitatori hanno ammirato le ‘bellezze’ dello ‘science center’. Il polo scientifico è nato da una idea di Vittorio Silvestrini, presidente della fondazione Idis – che in una dozzina d’anni ha realizzato un sogno per la città di Napoli e tutto il meridione. L’inaugurazione del polo interattivo risale al 2001 e la sede nasce a Bagnoli, il quartiere ex industriale che, conclusa l’era dell’acciaio e dell’Italsider, aveva visto proprio nella Città della Scienza il primo atto di un progetto di bonifica e di rinascita del quartiere.

Circa redazione

Riprova

Operazione antimafia “Athena” nelle province di Catania, Siracusa e Teramo

Oltre 300 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo nelle Provincie di Catania, Siracusa …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com