Aveva ricevuto 4 giorni fa un divieto di avvicinarsi alla casa familiare. Più volte era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti e violenze. La reazione dell’uomo è stata folle e omicida. Ha dato fuoco alla sua abitazione con all’interno uno dei suoi tre figli, di 11 anni, a Sabbioneta, in provincia di Mantova.
Quando i medici del 118 e i vigili del Fuoco di Mantova sono arrivati hanno estratto il bambino, che riposava nella camera da letto, dalla casa in fiamme era già in arresto cardiaco.
La madre, originaria dell’Est Europa, era uscita di casa per accompagnare il figlio più grande, di 17 anni, all’oratorio.
Con lei aveva portato anche l’ultimo, di soli 4 anni. In casa era rimasto l’altro figlio, in camera da letto per il riposino quotidiano. Il marito, che forse si era appostato da tempo davanti casa per seguire i movimenti della moglie, appena l’ha vista allontanarsi con i due figli, è entrato in casa e ha dato fuoco ad alcuni arredi che si trovavano al piano superiore.
La moglie, mentre era in auto per ritornare a casa, ha notato il marito, a bordo di un furgone, provenire dall’abitazione. Addirittura, quando lui si è accorto della moglie, l’ha speronata, per poi fuggire.
La donna ha avuto il presentimento: così ha accelerato e quando è arrivata nei pressi di casa ha visto uscire del fumo dalla villetta.
Il padre Gianfranco Zani, un artigiano di 52 anni è stato arrestato. Era in corso la causa di separazione dalla moglie e proprio 4 giorni fa aveva ricevuto un divieto ad avvicinarsi alla casa familiare.