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Nella pioggia di Sepang la spunta Lewis Hamilton che strappa la pole per 55 centesimi a un sempre solido Vettel. Quarto posto invece per Alonso bruciato sulla bandiera da Rosberg e forse non è un male visto che il ferrarista partirà dal lato pulito della pista. Pulito se le condizioni saranno normali, cosa che non è successa oggi visto l’autentico nubifragio che si è abbattuto su Sepang e che ha causato un ritardo nello start delle qualifiche. Prove bagnate, quindi, che hanno premiato ancora una volta la Mercedes. Soddisfatto comunque Alonso che al termine delle prove ha ringraziato tutti i meccanici per averlo rimesso in pista in cinque minuti dopo l’incidente con Kvyat nella Q2. Un quarto posto che, quindi, è oro colato e che lascia ben sperare considerando il passo che aveva ieri la Ferrari in condizioni di asciutto con lo stesso Alonso che, riconoscendo la superiorità della Mercedes, ha ammesso di puntare al podio. Sesta l’altra Ferrari di Raikkonen, alle spalle della Toro Rosso di Ricciardo. Come detto prima, Alonso era stato protagonista di una collisione col russo Kvyat ad inizio della Q2. La Ferrari è tornata ai box con la sospensione danneggiata così come il braccetto dello sterzo. Miracolosi i meccanici della Rossa che in sei minuti hanno permesso ad Alonso di scendere in pista e giocarsi le sue carte. In conclusione, lasciando stare il discorso Ferrari, le due giorni di prove in Malesia confermano lo strapotere Mercedes, autentiche favorite in qualsiasi condizione meteo.
Sebastiano Borzellino
