Immigrati, 400mila richieste di asilo in sei mesi

‘Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia’, è il tema che Papa Francesco ha scelto per la 102/a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà il 17 gennaio 2016. Il tema scelto da Papa Francesco si deve inserire logicamente nel contesto dell’Anno della Misericordia. Il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti parla della drammatica situazione di tanti uomini e donne, costretti ad abbandonare le proprie terre. In questo contesto, il Papa invita il popolo cristiano a riflettere durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale, tra cui si trova quella di ‘accogliere i forestieri’. Considerato che il Papa ha chiesto il massimo coinvolgimento delle Chiese locali negli eventi del Giubileo, anche la Giornata del Migrante sarà celebrata particolarmente a livello diocesano e nazionale, nell’ambito più vicino ai migranti e rifugiati, con la loro partecipazione, e coinvolgendo anche le comunità cristiane. L’invito alle chiese è quello a non dimenticare l’aspetto della sensibilizzazione nelle comunità cristiane al fenomeno migratorio e a realizzare segni concreti di solidarietà, auspicando che l’attenzione verso i migranti e la loro situazione non si riduca ad un’unica giornata. Se spostiamo avvedutamente gli occhi, non puntati più verso Papa Francesco, ma verso l’Unione europea, ascoltiamo numeri che sono da doccia fredda. Da gennaio a giugno 2015, in appena sei mesi, l’Unione europea ha ricevuto già più di 400mila richieste di asilo. Numeri che dimostrano l’inadeguatezza della Commissione Ue, che tramite un suo portavoce arriva ad ammettere: ‘Non si tratta di una crisi greca o italiana o tedesca. Questa è una crisi migratoria globale che richiede azioni congiunte immediate e di lungo termine’. La Germania da parte sua fa sapere che sono 800.000 i richiedenti asilo attesi per il 2015. Davvero impressionante e’ la previsione del governo tedesco, annunciata dal ministro dell’Interno, Thomas de Maiziere: ‘800.000 richieste di asilo e non è certo finita qui’. De Maiziere ha rivolto un appello alla Commissione europea ad ‘Agire contro i Paesi membri Ue che non accettano i propri doveri’. Per la Germania, che nel 1992 accolse 438.191 rifugiati in fuga dai conflitti nell’ex Jugoslavia, si tratta di una cifra record. Da mesi la Commissione europea si tura le orecchie per non sentire gli allarmi lanciati dai Paesi, come l’Italia e la Grecia, sulle cui coste ogni giorni si riversano centinaia di disperati. Per la prima volta il numero di immigrati registrati ai confini dei Paesi Ue nel luglio di quest’anno ha superato la soglia delle 100mila unità in un singolo mese. Per la precisione sono 107.500 i migranti giunti alle frontiere dell’Unione europea lo scorso luglio, oltre il triplo rispetto al luglio del 2014 mentre, nel complesso, dall’inizio dell’anno nell’Ue si sono registrati circa 340mila arrivi, cifra di molto superiore al totale degli arrivi avvenuti nello scorso anno. Tracciando una roadmap della Commissione Ue per far fronte all’emergenza, a cui occorre dare una ‘risposta europea’, il 25 e 26 agosto è previsto un incontro in Grecia, per applicare l’approccio hotspot (centri di smistamento tra richiedenti asilo e migranti economici) nel Pireo. Il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopouolos sarà a Calais entro la fine del mese. Intanto i servizi dell’esecutivo stanno lavorando alle richieste di fondi di emergenza avanzate da Ungheria, Francia e Austria. Se ci spostiamo nel regno Unito in Inghilterra e Galles scopriamo che l’Ufficio Nazionale di Statistica ha reso noto che il nome più gettonato in Inghilterra e Galles per neonati maschi è Maometto, nelle sue varie forme. Ci sono stati l’anno scorso 3588 Muhammad, 2536 Mohammed 1116 Mohammad, per un totale di 7240 nomi del tipo. Subito dopo ci sono 6649 Oliver, 5804 Jack e 5379 Harry. Nel suo comunicato attuale si diceva che i nomi preferiti erano Oliver, Jack e Harry; il che, evidentemente non appare vero, perché Muhammad, Mohammed e Mohammad sono versioni appena lievemente diverse dello stesso nome. Una precauzione, sostengono alcuni, per evitare reazioni tipo ‘Mamma Li Turchi’ nell’opinione pubblica, con Farage e l’UKIP in prima linea nella lotta anti-invasione.

Roberto Cristiano

 

 

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