Ilva, guerriera a difesa della Canzone classica napoletana

Tributo al Classico Napoletano nel polmone verde dell’Orto Botanico di Napoli, con Ilva Primavera, domenica 6 maggio alle ore 19  La ‘Rassegna musicale ….nel cortile del Castello  Planta 2018  In- Canto di Primavera’ vedrà la brava cantante partenopea accompagnata al piano dal musicista Raffaele Marzano. Danze a cura della Compagnia Imperfect Movement con coreografia di Valeria Papale, e della Compagnia Ballo tango bar, con coreografia di Nicoletta Radice. Intervento dell’attore registra Franco Gargia.

Nell’ambito della ‘Rassegna musicale …nel cortile del Castello .. Planta 2018’, all’Orto Botanico si tiene domenica 6 maggio ore 19, nel polmone verde dell’ Orto Botanico di Napoli l’evento ‘In – Canto di Primavera Napoletano’ con la brava cantante partenopea Ilva Primavera, testimonial della canzone classica napoletana.

Ilva è accompagnata al piano dal musicista Raffaele Marzano.

In programma, danze della Compagnia Imperfect Movement della coreografa Valeria Papale e della Compagnia Ballo tango bar della coreografa Nicoletta Radice. Ancora, intervento dell’attore registra Franco Gargia.

Per scenografia, sarà rappresentata una mostra di opere di artisti dell’Associazione Primavera Arte: Luciana Ruoppolo, Concetta De Dominicis, Francesco Festa, Romolo Piantino, Pasquale Caraviello, Emilia Della Vecchia, Lucia Caiazza, Rosaria Bianco, Maria Pia Ventrella

Ilva Primavera racconterà  Napoli: la sua storia, la sua cultura, attraverso la canzone, la poesia e la danza  per riscoprire e valorizzare  il grande patrimonio artistico culturale che Napoli vanta, sensibilizzando tutti  a tutelare e a sostenere la tradizione partenopea, grande risorsa culturale ed economica, tramandola soprattutto ai giovani perché possano essere i custodi di questo prezioso bene culturale.

‘Da anni, con la mia Associazione Primavera Arte, sostengo la tradizione partenopea, la letteratura campana di ieri e oggi, la canzone classica napoletana, promuovendo incontri culturali con il mio Salotto in ogni luogo di cultura, piazze, biblioteche, librerie, teatri per riscoprire il grande patrimonio artistico culturale di cui Napoli vanta’,  spiega la cantante.

Ilva, nei suoi spettacoli, sempre seguiti con grande interesse da un pubblico scelto ed appassionato del genere del quale è una validissima rappresentante, vanta Napoli, la sua storia, la sua umanità, e sostiene attraverso la pittura, mostre collettive di bravi artisti, la danza, il teatro, la poesia e la musica classica, la promozione della cultura della Napoletanità, puntando a valorizzare le eccellenze partenopee. Tra gli obiettivi, anche quelli di salvare la canzone napoletana dalla dimenticanza, rivendicando a giusta ragione il suo ruolo di protagonista.

Il grande desiderio di Ilva Primavera è quello di poter organizzare incontri validi in uno spazio messo a disposizione dalle istituzioni, un  luogo di ascolto della nostra tradizione: canzoni, danze popolari,  teatro, così come in Spagna si ascolta il Fado e a New York si ascolta il Jazz.

Un posto dove ci si possa riunire, confrontare, ascoltare buona musica, ammirare opere d’arte, leggere un libro, creare aggregazione di qualità, progettare eventi distintivi per Napoli, fare in modo che i visitatori, dopo aver ammirato la città e tutte le sue meraviglie, “possano godere di una location a fine percorso dove ristorarsi rimanendo ancora immersi nella cultura e nella storia dei luoghi che hanno visitato”.

Un locale dove gli artisti locali possono avere la possibilità di esibirsi ed i cittadini e turisti possano serenamente vivere questo spazio autenticamente culturale.

“Ricordiamo  che la canzone napoletana, che è nata sulla fine dell’ottocento sullo schema della canzone da salotto e ha reso immortali temi come ‘O surdato nnammurato’, ‘O sole mio’ e tanti altri , rappresenta l’immagine della canzone popolare italiana nel mondo, sottolinea la cantante e aggiunge: ‘Mai come ora, per rafforzare il turismo, Napoli deve puntare sulla sua storia, la sua cultura e sulle eccellenze salvaguardando il suo patrimonio artistico culturale che rappresenta una grande risorsa anche economica, tramandolo soprattutto ai giovani perché possano essere i custodi di questo prezioso bene’.

Teresa Lucianelli

 

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