Ilaria Salis tra elezioni francesi e beffa di Silvio Viale

Ilaria Salis, neo eroina della sinistra, dichiara che  il risultato politico in Francia è stato “non solo il tradizionale argine repubblicano” contro Le Pen” ma “una vera e propria sollevazione popolare”. Ma è realmente andata così? Partiamo dal sistema di voto francese confrontandolo con il sistema inglese, dove oggi Bardella sarebbe premier e si parlerebbe di trionfo lepenista. Senza contare che sia al primo turno che al secondo turno le Pen ha preso più voti di tutti gli altri partiti. Ma se anche guardiamo ai seggi conquistati dai singoli partiti, e non dalle coalizioni che peraltro al loro interno sono litigiose, il risultato tutto fa immaginare tranne che una “sollevazione popolare” della sinistra. Il primo partito è il Rassemblement National con 125 seggi, molti più dei 78 de La France Insoumise.  Melenchon, indicato dai più come il grande vincitore,  in Assemblea avrà meno rappresentanti del partito di Macron (che ne ha 99). Senza contare che, rispetto all’ultima legislatura, RN ha guadagnato 36 seggi, i melenchoniani solo 3 mentre i marconisti esultano ma ne hanno persi 85. Le  alleanze contano nei sistemi elettorali, così come conta la legge elettorale che determina il sistema politico ben più di tante discussioni sociologiche. Anche Donald Trump divenne presidente con meno voti assoluti di Hillary Clinton. Ma se consideriamo che Mélenchon e il partito socialista, due azionisti di maggioranza del Nuovo Fronte Popolare, in realtà si amano come Renzi e Calenda, e invece di parlare di “tracollo di Le Pen”, occorrerebbe analizzare meglio il sistema politico, quello elettorale e il caos che si prospetta in Parlamento.

A Torino, invece, Silvio Viale,  consigliere torinese eletto con +Europa e Radicali ha attaccato via social l’europarlamentare di Avs utilizzando un fotomontaggio che fa riferimento al Diario di Anna Frank. Il nome della sua vittima è stato rivisitato per l’occasione in “Farla Frank”.

Silvio Viale non è nuovo a provocazioni e trovate sopra le righe che innescano la polemica politica e che lo portano all’attenzione dei media.

“Fatevi una risata alla faccia dei 143 mila che le hanno dato la preferenza. In fondo è solo una che ha avuto un colpo di c…”, ha scritto Viale. Nel suo post social, il consigliere ha inoltre riproposto un vecchio articolo di CittAgorà, Periodico del Consiglio comunale di Torino, risalente all’aprile scorso.

La news riporta l’ordine del giorno presentato in consiglio comunale da Viale per spingere sindaco e Giunta a richiedere al Governo di esprimere una “condanna verso le denunciate violazioni dei diritti umani” subite da Ilaria Salis e per promuovere “un’indagine indipendente sul trattamento” da lei subito. All’epoca, dunque, Viale non esprimeva alcuna antipatia nei confronti di Ilaria Salis, anzi si batteva in suo favore.

Il post è stato accolto dal popolo dei social da una quantità di like e di faccine sorridenti, ma anche da una serie di commenti negativi. In molti hanno considerato di cattivo gusto sfruttare, per una critica politica, un riferimento alla drammatica vicenda di Anna Frank.

Alice Ravinale, capogruppo di Sinistra Ecologista in consiglio comunale e neo eletta in Regione Piemonte, pretende che Viale si scusi: “Viale sconfessa se stesso, con un’uscita di pessimo giusto e incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre”.

“Stiamo parlando della stessa persona che ha usato l’accusa di antisemitismo come odiosa arma politica e retorica ogni volta che si è trattato di discutere della vicenda palestinese, e che oggi si permette di ironizzare su Anna Frank per attaccare Salis. E anche della stessa persona che fa del garantismo una delle sue storiche battaglie: questo non vale nel caso di un’antifascista vittima di un processo politico in Ungheria? Ci aspettiamo delle scuse da parte sua”.

La controreplica

“È incredibile come tante code di paglia si scatenino sui tasti senza nemmeno perdere tempo a ragionare e farsi un paio di domande. L’antisemitismo, strumentalmente tirato in ballo per polemiche sterili, non c’entra nulla”, ha successivamente scritto su Facebook Viale.

“Purtroppo la memoria e corta, ma per fortuna c’è CittAgorà“, ha concluso postando nuovamente il link che ricorda il suo antico impegno in favore di Ilaria Salis.

Circa Redazione

Riprova

Ambiente: Al bando gli ombrelloni hawaiani in rafia sintetica dalle spiagge italiane. L’appello di Plastic Free Onlus

Un problema nascosto, ma devastante per l’ambiente: gli ombrelloni hawaiani in rafia sintetica sono un nemico silenzioso …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com