Ilaria Salis: il voto Juri slitta, non si terrà il 24 giugno. FdI insorge: “Vergognoso rinvio, sinistra complice”

Il voto della commissione Affari giuridici del Parlamento europeo (JURI) sulla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare di Ilaria Salis non si terrà il 24 giugno, come inizialmente previsto. La decisione, secondo quanto riferito da fonti interne a Bruxelles, potrebbe slittare a metà luglio o, addirittura, a settembre. La notizia ha scatenato immediate reazioni da parte di esponenti del centrodestra, che da tempo chiedono una risoluzione rapida del caso.

A commentare il rinvio è stata la stessa Ilaria Salis, che ha pubblicato un messaggio sul suo profilo X: “Apprendo che il voto in Parlamento europeo sulla richiesta di revoca della mia immunità è stato rinviato. Grazie di cuore a tutte e tutti per i tanti messaggi di solidarietà e sostegno. In mezzo alla solita, scontata campagna d’odio e manipolazione dell’estrema destra alleata di Orbán, il vostro affetto e senso di giustizia fanno grande piacere. La battaglia continua”.

Durissimo il commento di Nicola Procaccini, eurodeputato Fdi e co-presidente del gruppo ECR, che ha parlato in conferenza stampa a Strasburgo: “Spero che la commissione JURI esprima presto il suo parere. Nonostante i suoi tentativi di presentarsi come una sorta di angelo nei video recenti, Salis è già stata condannata con sentenze definitive per diversi crimini. Le accuse contro di lei sono precedenti al suo mandato, e sono gravissime. È vergognoso che non sia ancora stata presa una decisione sul suo caso”.

Silvia Sardone (Lega),  non ha risparmiato critiche: “Il pianto di Salis ha funzionato, almeno per ora. È stata rinviata la votazione senza motivazioni adeguate. Per altri eurodeputati l’iter è molto più veloce, qui siamo di fronte a un’anomalia. Evidentemente il videomessaggio ha avuto effetto. È imbarazzante vedere una sinistra disposta a tutto pur di impedirle di affrontare un processo. Per la sinistra la giustizia non è uguale per tutti: se sei dei loro, puoi evitare il tribunale. Ma noi continueremo a sostenere che Ilaria Salis debba rispondere alla giustizia come tutti gli altri. È ora che smetta di sottrarsi”.

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