Il Sindaco d’Italia è arrivato a Palazzo Chigi

Il nuovo Governo doveva essere l’espressione dell’ansia di rinnovamento del Premier,ma l’unico rinnovamento apportato dal Renzi1,è Renzi stesso,il più giovane Presidente del Consiglio,per giunta extraparlamentare,dall’Unità d’Italia ad oggi.Il suo esecutivo,purtroppo nonostante le speranze della vigilia,è il frutto di un ricorso ad un malcelato manuale Cencelli su cui si si componevano i governi della prima Repubblica,sicuramente ricco di volti nuovi e soprattutto di donne,ma in quanto a capacità di governo è tutto da dimostrare sul campo.Quanto poi alla sua voglia di rottamare il vecchio,non sembra esserci riuscito se si guarda agli uomini della sua squadra,come lui la definisce.Incominciando dal Ministro dell’Economia, pur riconoscendogli competenza ed esperienza maturata in Italia ed all’estero,il Prof Padoan è uomo fedelissimo di D’Alema di cui fu consulente alla Presidenza del Consiglio e lo stesso dicasi di Orlando, Franceschini,Pinotti,Poletti che a vario titolo sono riconducibili a Fassino e Bersani che non sono altro che dalemiani di ferro.Non manca nemmeno Veltroni,ivi rappresentato dal Ministro Maida,Monti con la Giannini,addirittura Casini con Galletti.Per quanto riguarda il nuovo centrodestra sono gli stessi con l’unica novità che Alfano non è in cabina di regia,in quanto non gli è stata riconfermata la Vicepresidenza.Quindi un esecutivo che risente del mondo antico in cui è nato:un Parlamento privo di una maggioranza elettorale,una coalizione variopinta e tutto avviene sotto gli occhi di un’Europa che ci osserva ancora con la lente d’ingrandimento.Dunque,solo Renzi può dare il soffio di vita necessario ad un esecutivo che non ha né più voti né più star di quello di Letta.Soprattutto è interessante vedere al lavoro la troika economica con un esponente di Confindustria allo Sviluppo Economico(Guidi) ed un esponente di Lega Coop, Poletti, che insieme a Padoan dovrebbero dar vita a quelle riforme convincenti per l’EU .Ma la scommessa delle scommesse è stata da parte del Premier sostituire il Ministro Bonino,impegnato sul fronte India-Maro’ e Ucraina,con la più giovane Mogherini che per quanto brava,dovrà imparare il mestiere di Ministro degli Esteri,a dir poco complicato,,a meno che il Premier non voglia di fatto avocare a sé la funzione,per promuovere la sua persona ,quasi del tutto sconosciuta allo scenario internazionale.Una domanda è d’obbligo :quanto durerà? Sicuramente fino al’approvazione della nuova legge elettorale ed alla riforma del Senato,quest’ultima non facile a realizzarsi perchè sarà interessante stare a guardare gli uomini di quel consesso votare la fine delle proprie poltrone e dei privilegi che ne conseguono.Infine il Premier dovrà fare i conti,per il varo della riforma elettorale, con Silvio Berlusconi,quindi la partita è a due e non semplice a giocarsi visto l’avversario che ha difronte, tranne che il gioco non sia stato pattuito prima, con il risultato che entrambi vinceranno, ma chi saranno gli sconfitti?

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