‘Il salotto di Marcia Sedoc’ incontra Alexia Rosati Tippel

Alexia Rosati Tippel nasce a Roma da una mamma  del nord Italia e un padre italoamericano. Dopo gli studi  Alexia inarca una breve carriera come modella  show room per stilisti   di reputazione internazionale: (Fendi, Lancetti, JPG Junior Max Mara.) Dopo aver vinto le finali per Miss Italia  (Miss Lazio,) evento tenutosi nel club icona delle notti Romane, il Pieper. Alexia torna sui sui passi e persegue la passione che sin dalla giovane eta’ di 4 anni ha sempre fatto parte di lei, la Musica. Entra a lavorare in radio per la prima volta al fianco del famoso Faber Cucchetti (RDS) MIX FM. Dopo l’esperienza come conduttrice radiofonica, non solo come intrattenitrice  speaker, ma anche come diffonditrice informativa sulla Musica Black, ( Funk, Disco, Soul, Fusion.) La cultura di questo genere musicale che nasce negli USA, ha sempre affascinato Alexia che sin dall’eta di 9 anni colleziona vinili di importazione Americana e, con grande passione, fa’ una intesa ricerca su varie bands e solos artists di Black Music arricchendo la sua cultura fino a far si’ che Alexia diventa un’esperta del genere musicale Black generale. Dopo pochi anni di conservatorio, l’incalzante pensiero,il desiderio e la curiosità’ di avvicinarsi sempre di più’ alla musica fa’ si che la proposta fattagli da un suo caro amico dj molto noto a Roma, Cesare Cerulli, di entrare  a far parte di un’etichetta discografica Dance (House Music/Electronica,) e iniziare a produrre musica House in uno degli  studi di registrazione; ACV Records/Flying Records, Alexia ottiene un contratto discografico e comincia la sua esperienza come produttrice di musica Dance. Ovviamente imparare a mixare con dei turntable e’ stata la ‘following’,  mossa che porta Alexia in consolle, debuttando  per la prima volta al noto club di Roma Alien. Dopo alcuni anni di fama e una brillante carriera come dj a Roma, e altre storiche mete in giro per l’Italia;  (Riccione, Firenze, Milano Napoli,) arriva una  proposta  molto difficile da rifiutare fattagli dal noto compositore italiano Paolo Rustichelli,  quella di trasferirsi a Los Angeles.  Coraggiosamente e con una grande dose di entusiasmo Alexia lascia il bel Paese per arrivare in California, il sogno si realizza. Iniziano collaborazioni musicali,studi per diventare tecnica del suono e imparare a lavorare da sola in studio di registrazione ottenendo un certificato come sound engineering. Dopo aver costruito il suo primo studio di registrazione, Alexia comincia a produrre musica per diverse indie labels e collaborare con grandi artisti di fame internazionale : Macy Grey, Mary J. Blidge, Grace Jones. Il sogno continua a diventare una glitterata hollywoodiana realtà’.  Lavorare come DJ per il genio conosciuto come Prince. Dopo 12 anni di lavoro, incredibili esperienze a Los Angeles e nel resto delle grandi metropoli Americane si rientra in Italia, Alexia approda a Roma come base e viaggia per l’tutta Europa per i suoi dj set, fino ad arrivare a fare dei tour in Russia e Sud Africa. La prossima fermata e’ Amsterdam dove si ferma per circa 1 anno, poi Londra dove continua a produrre Dance music e condurre programmi radio: beats2dance radio (NL), e i LIVE Radio Toronto, Canada.  Alexia continua a collaborare con molti talenti internazionali della scena della musica Black, al tempo muse e grandi ispirazioni che la hanno accompagnato dalla giovanissima eta’ di 9 anni fino ad oggi.

 

 

 

 

Ciao Alexia,  una italiana in Inghilterra.  Per un artista come te come si vive a Londra?

Londra è diventata una città molto competitiva e lo stile di vita è piuttosto aggressivo. Forse lo è più della Grande Mela, Nyc.

Ci sono dei vantaggi e degli svantaggi come in altre piccole o grandi città. Qual è la tua esperienza personale?

Il servizio sanitario è sempre più debole, specialmente con i medici di base. Un delirio farsi assistere con competenza perché bisogna alzare la voce e tirar fuori le unghie. Voce ‘alta’ per poter avere risposte dai medici di base,  e stargli dietro per far sì che le richieste di visite specialistiche con appuntamenti con vari dipartimenti ospedalieri possono essere compiute ed eseguite. Questa è la mia personale esperienza con i medici di base. Sarà anche per via della congestione dei numerosi cittadini che affollano Londra. Per quanto riguarda la parte artistica Londra può moltissimo sotto questo aspetto ma bisogna avere non solo buoni contatti,  ma ci vuole un pizzico di fortuna. C’è bisogno di creare un network non solo limitato ai social, ma bisogna frequentare gli ambienti rilevanti al proprio business, come club, eventi, meeting. Per poter uscire e fare connection bisogna avere un bel budget considerando gli alti costi di vita londinesi. Un semplice esempio: un taxi costa da 25 a 45 sterline, aggiungi poi entrate in club, un drink e via…Sai benissimo che è importante incontrare persone per impostare una strategia di auto promozione, ma a Londra diventa necessario avere uno stipendio.

Che ne pensi dell’uscita del Regno Unito dall’Europa?

Il Brexit ha creato molta confusione,  specialmente a Londra dove ci sono molti immigrati che vengono da altri paesi e da altre città europee. Questo ha portato ad una saturazione del Paese, e Londra è la città che ne risente di più. Credo però che non sia una buona idea perché bastava mettere nuove regole per l’immigrazione e lasciare tranquilli quelli che sono qui da 2 a 4 anni, che pagano tasse altissime. Chi è qui da cinque anni è avvantaggiato perché può fare richiesta di residenza,  ed è quindi immune dalle estreme misure. L’Alta Corte ha deciso che bisogna rivotare in Parlamento per decidere se l’uscita dall’Europa sarà definitiva o da riconsiderare. La mia opinione è quella che rimanere sarebbe la migliore scelta.

Hai vissuto anche in America. Tra due  giorni ci saranno le votazioni.  Tra Donald trump e Hillary Clinton per chi fai il tifo?

Questa elezione è un vero e proprio circo. Nessun governo ha le mani pulite ed i media sono dei pagliacci. Dal 2008 ad oggi ci sono stati dei cambiamenti positivi anche se i media dicono il contrario. Sono terrorizzata dall’idea che Donald Trump possa vincere la sfida e spero che il 9 novembre venga data la notizia che Hillary Clinton sia in nuovo presidente degli Usa: ‘Women Power’.

Marcia Sedoc

alexiatippell

 

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