Il redditometro

“Gentile contribuente, la ricostruzione complessiva del reddito complessivo sulle persone fisiche…”. Inizieranno così le lettere inviate ai sospetti evasori individuati grazie al redditometro. Le missive, con tutta probabilità, saranno inviate da inizio aprile e, come spiega Il Sole 24 Ore, saranno meno numerose del previsto: arriveranno circa a 20mila contribuenti contro i 30mila che erano stati inizialmente prospettati. L’agenzia delle Entrate, nel frattempo, ha avviato le liste  dei contribuenti da controllare ed  ha anche redatto la lettera che sarà inviata con tanto di possibili sanzioni per chi  fornirà risposte incomplete. Nel dettaglio, la lettera raggiungerà le persone fisiche che, sulla base dei dati presenti nell’Anagrafe tributaria, risulteranno aver sostenuto nel 2009 spese incompatibili con il reddito dichiarato quell’anno con Unico 2010; il margine di tolleranza, però, sarà più ampio di quanto annunciato del 20 per cento. I 20mila che riceveranno le lettere saranno invitati a presentarsi di persona e  la lettera fisserà data e ora dell’incontro, ed  anche il nominativo del commissario incaricato della pratica.  Allegato alla lettera ci sarà un prospetto personalizzato che servirà al sospetto evasore per fornire le giustificazioni dell’incompatibilità della spesa sostenuta nel 2009 con il reddito prodotto nel medesimo anno.  L’Agenzia, inoltre, sottolinea l’importanza dell’incontro con il delegato alla pratica, nel corso del quale il sospetto evasore potrà documentare l’esistenza di redditi che, al tempo, non era obbligato a dichiarare e che possono giustificare le spese sostenute. Infine, in taluni casi, ci sarà l’avvertenza su quello che viene chiamato “fitto figurativo”.  Se  dalle banche dati dell’Agenzia non risulta che nel Comune di residenza il destinatario dell’invito al contraddittorio ha un immobile in proprietà o in locazione e nel caso in cui non vengano forniti chiarimenti in merito, al contribuente verrà attribuito il “fitto figurativo”.

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