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Diventare invisibili per esistere, per essere notati. Sembra un paradosso, ma è quello che accade a Michele, un adolescente spesso preso di mira dai compagni, ignorato dalla ragazzina che a lui piace tanto. Per partecipare a una festa di Halloween, indossa una tutina da supereroe e da quel momento si rende conto che può diventare invisibile. Intanto, uno dopo l’altro, scompaiono misteriosamente alcuni suoi coetanei. È l’occasione, per Michele, di utilizzare il suo “dono” e diventare un piccolo grande supereroe. Con “Il ragazzo invisibile”, dal 18 dicembre nei cinema, Gabriele Salvatores si cimenta nel fantasy, un genere finora dominato dalle mega produzioni hollywoodiane e non frequentato dal nostro cinema. Girato a Trieste, è costato 8 milioni di euro: una cifra alta per un film italiano ma molto lontana dai budget dei blockbusters americani. «Tutto il film è costato come un minuto dei “Guardiani della Galassia”, ma pur non avendo rinunciato ad alcun effetto speciale, si è puntato di più sui personaggi e sulle emozioni», precisa la produttrice Francesca Cima. È interpretato da Ludovico Girardello nel ruolo di Michele; Valeria Golino è sua madre e Fabrizio Bentivoglio uno psicologo. Partendo dal film, che potrebbe presto avere anche un seguito, sono stati poi realizzati anche un album di fumetti e un romanzo.
