Il punto sulla serie B

Una notizia, anzi due, ma aggiungiamocene un’altra ancora. Ci riferiamo a quelle clamorose, che si sono registrate in questo turno infrasettimanale. Il Sassuolo è stato frenato in casa dal Vicenza, il Varese è stato travolto in casa da un super Verona, e Livorno beffato nell’ultimo quarto d’ora dal Cittadella. Partiamo dai neroverdi di Di Francesco che, dopo aver messo a ferro e fuoco le avversarie nei primi cinque turni, si sono rabboniti contro il Vicenza. Uno 0-0 segno che in fase d’attacco è mancata la lucidità, troppi impegni in questo inizio di campionato che hanno prosciugato delle energie ad una squadra che è comunque una schiacciasassi e conserva il primato. Cacia ha annichilito il Varese. Trascinati dalla tripletta dell’ex bomber del Piacenza, il Verona di Mandorlini è andato a dettare legge in casa dei varesini confermando di essere una squadra che ha tutte le credenziali per puntare al salto di categoria. Finora ci sono stati alti e bassi, ma ecco che in sfide del genere, non steccare è sintomo di una forza intrinseca, chiara, evidente e di cui servirsi per la propria ascesa. Harakiri Livorno. In vantaggio di due reti contro il Cittadella con Dionisi e Siligardi, nell’ultimo quarto d’ora gli uomini di Foscarini hanno gelato il “Picchi”. Un rigore di Di Roberto e un guizzo di Sosa hanno tarpato le ali ai labronici che dispongono di un attacco prolifico e affidabile ma, a quanto pare, peccano ancora di ingenuità in fase difensiva. Bellomo sugli scudi per il Bari. Dopo la prova negativa di Crotone, i galletti si sono riscattati contro la Pro Vercelli grazie alla doppietta del ventunenne pugliese che ha regalato ai suoi la vittoria. Il gol di Pires ha aperto la partita negli ultimi venti minuti di gara, ma la squadra di Torrente ha tenuto botta e non si è fatta colpire. Doppietta anche per Viviani che ha regalato altri tre punti ad un Padova che inizia a carburare. La vittima è stata l’Empoli che ora se la vede davvero brutta, e traballa la posizione di Sarri e non può essere altrimenti data la situazione non deficitaria ma disastrosa della classifica. Nel segno del solito Gonzalez, il Novara ha prevalso negli ultimi minuti contro uno Spezia che, partito benissimo, ora sta perdendo colpi a ripetizione. Discorso inverso per gli uomini di Tesser che, reduci dalla massima serie, hanno avuto un impatto difficile con la nuova realtà ma ora si stanno acclimatando contando del resto su valori molto importanti per la categoria. Anche in casa la Reggina di Dionigi è troppo fragile. Il Lanciano è stato corsaro al “Granillo” firmando la vittoria con Mammarella, vittoria che dà autostima e fiducia ai frentani, mentre proseguono i disagi degli amaranto per cui si preannuncia una stagione in salita. Il discorso sembra riguardare anche la Juve Stabia che rimanda ancora una volta l’appuntamento con i tre punti. Eppure, mai come stavolta si è andati ad un passo dal conquistarli, a Grosseto fino agli ultimi minuti si era avanti grazie alle reti di Gorzegno e Acosty che avevano ribaltato l’iniziale vantaggio di Foglio. Poi a cinque minuti dallo scadere, Lupoli ha gelato le vespe facendo sfumare una vittoria che sembrava in pugno. Ancora una doppietta in questo turno. L’autore è stato l’Airone Caracciolo e ne ha beneficiato il Brescia impostosi su un Modena che non è riuscito a ripetere il successo ottenuto ai danni del Livorno. Sta rialzando la testa la Ternana che ha bissato il successo di Empoli prevalendo grazie a Dianda sul Crotone. Mentre il Cesena si è dovuto piegare all’Ascoli per cui è stato sufficiente un sigillo di Soncin.

Maurizio Longhi 

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