Il punto sulla serie B

Per l’alta classifica, il giudizio è ancora parziale perché, in attesa della gara del Livorno, non si può dire al momento il quadro che contorni delinei. Perché, dovesse incappare in un passo falso, il Sassuolo avrebbe allungato vincendo sul campo della Pro Vercelli, mentre se si dovesse fare risultato pieno, la leadership sarebbe ancora tutta in discussione. Sicuramente per i labronici non sarà facile passare sul campo dell’Empoli, che è una delle squadre più insidiose. Ma questo turno ha fatto registrare qualcosa di importantissimo, che riguarda sempre i quartieri alti. Infatti, lo stop del Verona a Vicenza e il blitz del Varese a Bari, ha ridotto di molto il divario tra la terza e la quarta che ora è di sole cinque lunghezze. Ne erano dieci solo due settimane fa, mentre il rendimento altalenante dell’Hellas ha fatto sì che, dalla quarta classificata in giù, si possa sperare di disputare in play off. E gli scaligeri, continuano a perdere terreno dalle prime due che, continuando così, potrebbero sperare di approdare entrambe nella massima serie. È stato pesante questo ko casalingo contro il Vicenza. Semioli ha deciso la gara e giustiziato gli uomini di Mandorlini, e per la compagine biancorossa questo successo è ossigeno puro nonostante la classifica sia ancora allarmante. Entrambe hanno obiettivi diversi e sono collocate in posizioni diametralmente opposte, anche se guardando i nomi in attacco sembra strana tutta questa differenza. Perché, se il Verona annovera Cacia e Sgrigna, mister Dal Canto ha elementi come Bojinov e Tiribocchi che potrebbero eccellere tra i cadetti. Comunque, nomi a parte, è successo che la terza forza del campionato sia caduta in casa contro la terzultima, sintomo che anche in serie B non c’è davvero niente di scontato e niente è escluso. Ne ha approfittato il Varese che, con una rete di Pucino, si è imposto a Bari inguaiando i galletti che ora rischiano grosso. È vero che questa penalizzazione è un handicap pesante a livello psicologico, però, la situazione sta precipitando con la squadra che ora paventa il baratro della retrocessione. Non va fatto catastrofismo, ma bisogna mettersi in guardia, perché o ci si rialza subito o è serio il rischio di restare impantanati nelle secche della bassa classifica. Due righe vanno dedicate anche al Sassuolo che, corsaro in casa della Pro Vercelli, ha consolidato il primato. Il gol di Cristiano dopo una manciata di secondi, non ha smarrito più di tanto gli uomini di mister Di Francesco che, senza ansie e senza frenesie, hanno aspettato i momenti giusti per prevalere. E grazie a Terranova, Troianiello e Berardi si è tornati a casa con i tre punti in tasca e con la convinzione di essere ritornati quelli di prima, dopo prestazioni che hanno destato perplessità e interrogativi. Per il resto va registrato il successo del Cesena che conferma i progressi di questo periodo e, per sbarazzarsi della Ternana, è bastato un gol di Succi. Mister Bisoli sembra aver trovato la ricetta giusta per esaltare le qualità che abbondano in questa squadra e che non erano valorizzate abbastanza. Tracollo interno della Juve Stabia contro il Novara. Non è bastata la tenacia di Caserta per riaprire una gara che si era messa male dopo le reti di Lepiller e Gonzalez su rigore. C’era tutto il tempo per pervenire al pareggio e sperare addirittura di ribaltare tutto, ma un’autorete di Figliomeni e Seferevic, hanno gelato Castellammare e la rete di Bruno è arrivata troppo tardi per suonare la carica. Brutto scivolone per le vespe, che non hanno dimostrato grande maturità, come quella di cui deve essere dotata una pretendente ad un posto per i play off. È stato ingenuo anche il Modena che, in vantaggio con Ardemagni già nel primo tempo nella gara contro la Reggina, è stato beffato nel finale da Gerardi. Clamoroso al “Picco” di La Spezia. L’Ascoli, sembrava aver tramortito gli aquilotti con un tris che mortificava, ma quell’onta ha suscitato l’orgoglio della squadra che ha iniziato a ruggire. E neanche tre gol di svantaggio, hanno intimorito la compagine di Atzori. Prima il sussulto di Antenucci per dare una scossa,  poi è salito in cattedra Sansovini che, con una tripletta, ha clamorosamente ribaltato la contesa rendendo epica una giornata che sembrava di quelle da dimenticare. Sugli scudi l’ex attaccante del Pescara che sta facendo la differenza e guida la classifica cannonieri con ben 17 reti.

Maurizio Longhi

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