La convocazione del Consiglio dei Ministri il primo maggio per varare provvedimenti sul lavoro ha suscitato diverse reazioni.
La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha respinto le critiche del segretario della CGIL, Maurizio Landini, affermando che non è diseducativo lavorare in questa giornata di festa e che è importante onorare i lavoratori e le risposte che attendono.
Tuttavia, Elly Schlein ha attaccato il governo sostenendo che questa scelta mira ad aumentare la precarietà del lavoro. Anche il leader della Uil, Pier Paolo Bombardieri, ha definìto la convocazione del Consiglio dei Ministri come un atto di propaganda, lamentando il fatto che il governo convoca il Consiglio a tarda sera senza possibilità di modifiche al decreto.
In ogni caso, resta aperta la questione se la convocazione del Consiglio dei Ministri il primo maggio sia un gesto di rispetto verso i lavoratori o piuttosto una mossa propagandistica del governo.
“Non è un appuntamento una tantum ma un ulteriore segnale del fatto che il governo ritiene il confronto con le parti sociali molto importante, in un momento particolare in cui abbiamo tante sfide da affrontare per la nostra Nazione”. ”L’incontro -secondo il premier- non è esaustivo rispetto al nostro dialogo, anche perché l’iter del provvedimento che approveremo sarà abbastanza lungo”. Quindi serve ”un dialogo serio, costruttivo, sia sul lavoro sia su tutte le materie che affronteremo”, sottolinea Meloni.
Ma le polemiche sterili delle Cgil avevano costretto il premier Meloni a una nota durissima, poco prima del vertice serale di Palazzo Chigi. “Vorrei ricordare al segretario Landini che il primo maggio ci sono molte persone che lavorano, dai camerieri ai medici, dalle forze dell’ordine fino ai tecnici che consentono lo svolgimento del concerto di piazza San Giovanni. Se Landini pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concerto la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno. Noi non la pensiamo così e rispettiamo l’iniziativa della triplice, così come chiediamo rispetto per il nostro lavoro”.
“Proprio nella giornata del primo maggio, il governo Meloni taglia il cuneo fiscale e i lavoratori con stipendi medio-bassi riceveranno un aumento in busta paga. Questo esprime tutta la concretezza di questo Esecutivo”, dice Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. E Lucio Malan, capogruppo al Senato, rilancia: “Ha dell’incredibile l’atteggiamento della triplice sindacale che, invece di essere soddisfatta per un governo che vara un provvedimento che aumenta i soldi in busta paga ai lavoratori con redditi medio bassi, imbastisce una polemica sull’opportunità di approvare un simile decreto nel giorno del primo maggio. Forse che sarebbe stato meglio aumentare le tasse, ridurre gli stipendi e dare soldi a chiunque, senza alcun controllo? Ah, quello lo facevano i governi della sinistra, ma con il governo Meloni è cambiata la musica. Probabilmente non quella del concerto che sembra sia l’unica cosa interessi ai sindacati”.
Il Primo Maggio approvato dal governo un testo di circa 30 articoli: a disposizione ci sono 3,4 miliardi dallo scostamento di bilancio.