E’ la prima volta che un presidente americano in carica è presente nella città rasa al suolo dalla bomba atomica sganciata dagli americani il 6 agosto di 71 anni fa. ‘La guerra nucleare ha raggiunto qui il suo picco peggiore. Settantuno anni fa la morte è arrivata dal cielo e il mondo è cambiato’, ha detto Obama. Il presidente Usa ha parlato poi della necessità di prendere misure perchè i fatti di Hiroshima e Nagasaki non si ripetano: ‘Le sole parole non possono dare voce a quello che é accaduto, ma dobbiamo condividere e una responsabilità e guardare la storia negli occhi e chiedere cosa dobbiamo fare per evitare di soffrire ancora. Ma la memoria e il ricordo di quello avvenuto il sei agosto 1945 non é mai abbastanza. Quel ricordo ci permette di andare avanti e soprattutto ci permette di immaginare quel che accadrà e ci permette di cambiare. E proprio sulla base di quella giornata abbiamo fatto delle scelte che ci hanno dato speranza. Il diritto alla vita e alla libertà è un ideale per il quale battersi e il mondo deve prevenire le guerre attraverso la diplomazia e lavorare per raggiungere un mondo senza più l’atomica. Dobbiamo fare il possibile per distruggere gli armamenti o bloccare i fanatici dall’impadronirsi di questi armamenti. Ciò che è accaduto, l’immagine di un fungo nucleare, ci ricorda le contraddizioni umane. Nel giro di pochi anni sono morte 60 milioni di persone. Siamo qui e cerchiamo di immaginare il momento in cui questa bomba è caduta, pensiamo a cosa hanno provato i bambini’. Come già affermato dalla Casa Bianca il viaggio di Obama non era inteso come un’occasione per porgere delle scuse formali, ma solo per promuovere l’impegno solenne a smantellare gli arsenali nucleari presenti nel mondo e onorare le vittime della Seconda guerra mondiale. Un 14enne di Nagasaki, Moriuchi, ha stretto la mano a Barack Obama: ‘Sono onorato di conoscerla’ e lui mi ha risposto ‘Grazie mille’. Intervistato da un cronista in inglese, Moriuchi, che frequenta le scuole medie, ha detto che non si aspettava che Obama ‘chiedesse scusa’ al popolo giapponese. Tuttavia, ha aggiunto, volevo che il presidente visitasse Hiroshima o Nagasaki perché questa è una grande occasione per il popolo americano di venire in queste città e permettere loro di non sentirsi vittime della storia. Quindi, ha concluso, penso che questa sia una buona cosa.Il premier giapponese Shinzo Abe ha accompagnato Obama durante la visita al Parco della pace e assieme i due leader anno depositato le corone dei fiori davanti al Cenotafio, di fronte alla fiamma ardente. Obama ha poi incontrato brevemente una delegazione composta da 4 sopravvissuti alla bomba atomica.
Cocis