Il Premier ed il segreto di Stato

Gli atti relativi alle stragi che hanno insanguinato l’Italia come Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, Stazione di Bologna e Rapido 904 saranno declassificati in seguito alla firma del Premier Matteo Renzi. Presenti  il sottosegretario  alla Presidenza del Consiglio con delega ad i Servizi, Marco Minniti , ed il direttore del Dis, Giampiero Massolo. Inizia quindi la catalogazione per consentire l’inventario dei documenti tenuti sotto chiave nei ministeri, nelle prefetture, negli archivi dei Servizi segreti e delle forze di polizia superando il limite imposto dai quaranta anni di segretezza. Attenti, perché parliamo di materiale secretato ma su cui “non c’è” segreto di Stato. E non è una sottigliezza. L’Italia sarà comunque messa in condizione di guardare il suo passato anche se parliamo di documenti già visionati dai magistrati. I documenti hanno comunque superato i 4 livelli di segretezza e sarà  raggiunta una verità storica ma null’altro. Tutti potranno accedere ai documenti per rivisitare il presente avendo illuminato il passato. Una commissione mista composta da Presidenza del Consiglio ed Archivio di Stato renderà pubblica la completa accessibilità. Sarà quindi sconfitta la “opacità” di Stato e non il “segreto di Stato”, che è tutt’altro.  Il segreto di Stato è un vincolo giuridico che determina l’esclusione di una determinata notizia   dalla divulgazione ed è uno dei pochi atti legittimi di competenza di governi o parlamenti e che riguarda singoli fatti e persone, che sono tipicamente ambiti di azione di altri soggetti come la magistratura e la stampa e può essere deliberato in via preventiva, senza atti in corso che comportino questo tipo di rischi, ed anche  a seguito di una richiesta formale a procedere da parte della magistratura,  nel corso di indagini di polizia o di inchieste giornalistiche. La norma di cui parliamo fu  inserita, ad esempio,  con  urgenza a seguito della vicenda Abu Omar.  Essa fu originata dai processi in corso a Milano, riguardanti alti funzionari dei servizi e azioni della magistratura che nell’indagare su Nicolò Pollari  svolse indagini su comunicazioni interne ai servizi segreti. La legge stabilisce che il segreto di Stato decade dopo 15 anni ma tale termine può essere prorogato dal Presidente del Consiglio ma non può mai superare i 30 anni.

Cocis

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