Il Politeama di Napoli e la compagnia diretta da Gigi Savoia

Da Petito a Scarpetta, passando per Eduardo e Viviani. Con un’operazione di restyling che prevede anche lavori di ammodernamento, il Politeama torna a nuova vita e punta sulla tradizione con la creazione di una compagnia stabile diretta da Gigi Savoia che diventerà punto di riferimento del grande teatro napoletano classico. La famiglia Caccavale che oltre all’Augusteo gestisce anche questa struttura, rilancia dunque la storica sala di Monte di Dio, e lo fa ripartendo dai capisaldi affidati alla neo Compagnia Stabile di tradizione. La prima operazione in ordine di tempo scatterà a Natale con ‘Tre pecore viziose’, superclassico comico scarpettiano che andrà avanti fino all’Epifania con la regia di Marco Kretzmer e sul palco alcuni attori della vecchia guardia (Graziella Marina, Pippo Cangiano, Francesco Ruotolo, oltre allo stesso Savoia) e un folto gruppo di attori selezionati nei mesi scorsi. Il Politeama come polo formativo di arti e mestieri del teatro, dunque macchinisti, elettricisti, ma anche contabili, potranno attraverso corsi di formazione. Il cammino sarà orientato alla valorizzazione della canzone classica napoletana e alla tradizione teatrale, con le rassegne di teatro amatoriale e scolastico.. Gigi Savoia, coadiuvato da Renato De Rienzo e con consulenza di Ettore Massarese, avrà la responsabilità del progetto. ‘Ho riscontrato nei nostri giovani una grande voglia di cimentarsi nel teatro classico partenopeo perché è proprio una questione genetica’, osserva Savoia. Fino ad ora ci hanno pensato le grandi famiglie teatrali a tener vivo quell’enorme patrimonio. Ma ormai sono quasi tutte estinte e tocca a noi tener vivo il messaggio dei nostri drammaturghi, creando con i giovani nuove grandi famiglie teatrali. Del resto il più grande attore italiano, Toni Servillo, senza ‘Sabato, domenica e lunedì’ e ‘Le voci di dentro’ forse non sarebbe oggi ciò che è. Dunque da Natale fino all’Epifania sul palco del Politeama arriva ‘Tre pecore viziose’, la storia dei tre amici, tutti sposati, che se la intendono con giovani amanti cui fanno intravedere possibilità di matrimonio. Scappatelle che non dureranno a lungo. Riapriamo uno spazio prestigioso e andremo avanti anche se inizialmente avremo pochi spettatori in sala, ma ci affidiamo all’amore per il teatro dei napoletani. Dopo Scarpetta, avremo nel 2016 una commedia di Petito, un omaggio a Eduardo e un classico di Viviani. I E forse metterò la maschera di Pulcinella, che avevo sempre evitato di indossare per rispetto. Giuseppe De Martino, il Pulcinella che aveva preso il posto di Petito, era un mio avo e in casa ho una sua maschera originale del 1871.
 

Circa Roberto Cristiano

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