Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta durante la presentazione del libro "Strana vita, la mia" di Romano Prodi e Marco Ascione presso la libreria La Feltrinelli, Roma, 21 settembre 2021. ANSA/ANGELO CARCONI

Il piazzista Letta propone ai leader un patto per la manovra. Poi va oltre…

Enrico Letta chiede un  patto di tutti i leader con il premier Draghi per mettere al sicuro la legge di bilancio e cominciare subito dopo a parlare dell’elezione del nuovo capo dello Stato: ‘un’assunzione di responsabilità’, ognuno rinunci alla sua bandiera per un risultato condiviso da tutti’.

Letta chiede una condivisione di intenti sulla manovra per evitare un ‘Vietnam parlamentare’ che vada a discapito dei cittadini.

Il segretario Pd, nei panni del coordinatore,  parla di pandemia, di vaccini,  di no Vax, di migranti e di trattati, di redistribuzioni  e di  ‘Migration compact.  Per Letta, il confronto politico in Italia è e sarà tra sovranisti ed europeisti.

Perché Salvini e Meloni lì sono e lì vogliono andare – ribadisce -. Dobbiamo essere all’altezza di questa sfida”. Il segretario del Pd vorrebbe “un decennio progressista a livello europeo”. Per farlo serve “avere tanti voti, essere convincenti e trovare una forza che oggi ancora non abbiamo”.

Tra gli altri temi, la vicenda della mancata approvazione della legge Zan che, dice Letta, “è stata un vulnus. L’immagine che il Senato ha dato, quell’applauso volgare e sguaiato, è rimbalzato in tutto il mondo”. E i finanziamenti alla politica: “Credo che ci sia bisogno di rimettere mano complessivamente al finanziamento della politica. La legge che feci io – che non abolisce il finanziamento pubblico, ma crea il meccanismo del 2 per mille – non è stata seguita dal completamento necessario. È oggettivo che ci siano dei problemi”.

“Silvio Berlusconi è favorevole e io con lui”. Così Antonio Tajani commenta la proposta del segretario Pd Enrico Letta di un tavolo dei leader della maggioranza con il premier Mario Draghi per siglare un patto sulla legge di bilancio, prima di aprire il dossier Quirinale.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, “ribadisce la piena disponibilità a collaborare, come già aveva proposto il 13 ottobre al presidente Mario Draghi”: lo fanno sapere fonti del partito, sottolineando che “in quell’occasione, il leader della Lega aveva suggerito un tavolo con tutti i segretari dei partiti della maggioranza per sminare il più possibile il cammino del governo ed evitare inutili muro contro muro come quello voluto da Pd e 5Stelle sul Ddl Zan”.

“Mettere in sicurezza i conti del Paese, per non perdere il grande lavoro che ha consentito la ripresa dell’Italia, prima di occuparsi del Quirinale. Lo diciamo da tempo e siamo assolutamente d’accordo a lavorare su questo”. Lo dichiara Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, rispondendo  sulla proposta di un tavolo dei leader della maggioranza per blindare il passaggio parlamentare della manovra.

Di certo la proposta sulla legge di bilancio è condivisibile ma Letta, con stile da piazzista, la fonde con le sue visioni politiche: ‘Questa è la problematica, questo è lo stato di fatto, questa è la soluzione’. Prodotto, mercato e concorrenza.
Esempio: ‘La legge che feci io – che non abolisce il finanziamento pubblico, ma crea il meccanismo del 2 per mille – non è stata seguita dal completamento necessario…

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