Il ‘Parmigiano Reggiano’ è il prodotto dell’anno 2015

‘Il Parmigiano Reggiano sta al formaggio come il contrabbasso sta alla musica.  E’ la base’,  scriveva Alberto Savinio, fratello di Giorgio De Chirico, nel 1939. Ma non era l’unico che elogiava il Parmigiano Reggiano. Pure il grande Giovanni Boccaccio, nel Decameron, ad un certo punto dice che si incontrava ‘una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi giù’. Per noi, il Parmigiano Reggiano è il prodotto dell’anno 2015.  Per gli integralisti è il formaggio più buono del mondo, noi non vogliamo essere così drastici, ma il Parmigiano, comunque, è di certo uno dei rappresentanti più rilevanti del Made in Italy nel mondo. Quest’anno la produzione, in lievissimo calo, si attesta a oltre tre milioni di forme prodotte nei 319 caseifici che fanno parte del consorzio e che sono sparsi in tutto il territorio dell’Emilia Romagna. Un disciplinare rigidissimo, tutto per garantire la qualità e l’eccellenza richiesta da questo Formaggio. Varie stagionature, prodotto a varie altitudini, un unico marchio per renderlo riconoscibile. Una grande forza che fa a pugni con la grande debolezza del fenomeno di contraffazione che gli porta via grandi fette di mercato. Ma che, alla fine, può tornare ad essere grande forza grazie agli sforzi del consorzio che si sta concentrando su varie campagne informative, l’ultima #meglioilmeglio. Il 2015 si è chiuso con un aumento dei consumi attestato intorno al 14 per cento, cifre importanti e che fanno sperare ancora meglio nel 2016. Un successo che gli ha consentito di vincere il  riconoscimento come prodotto dell’anno 2015.

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