Il Parco Nazionale del Vesuvio abbonda di rifiuti tossici

Le risorse naturalistiche, geologiche e storiche del Parco Nazionale del Vesuvio sono assediate da un cumulo di rifiuti tossici. All’interno del Parco del Vesuvio, sono stati scovati circa 400.000 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non. Si tratta di circa 15 ettari denominata ‘Cava Fiengo’, sottoposta a sequestro dai carabinieri del Noe in collaborazione con i militari della tenenza locale e della polizia municipale, che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli.

Le attività investigative, sono state avviate grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, a seguito di una attività di scavo condotta con l’ausilio dell’Arpac, hanno accertato la presenza, sia in superficie che nel sottosuolo, dei rifiuti, che in parte sono costituiti da combusti con presenza, in alcuni punti, di focolai ancora attivi costituiti da cumuli di indumenti e pezzame, scarti di demolizioni edilizie, pezzi di manufatti cementizi contenenti amianto, fusti da 200 litri deteriorati, un fusto contenente olio lubrificante, una carcassa di auto, imballaggi in plastica e metalli. Dopo la devastazione dei giorni scorsi, di sedici ettari del parco del Vesuvio, continuano infestanti le scelleratezze di chi distrugge un territorio della macchia mediterranea, ricco di bellezze. In corso gli accertamenti.

 

Emilia Napolitano

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