Il Papa sulla pedofilia. “Comprendo chi lascia la Chiesa”

“Il ‘miracolo’ della rivoluzione pacifica e la riunificazione della Germania senza il suo predecessore Giovanni Paolo II, senza il lavoro dei cattolici polacchi e senza la comunità cristiana all’interno della Ddr, non sarebbe stata possibile”. Con queste parole il presidente della Repubblica federale tedesca Christian Wulff, accoglie il Papa nella residenza di Bellevue. ”E per questo – ha aggiunto- voglio ringraziare tutti quelli che allora hanno collaborato”. Ma a preoccupare Wulff è la progressiva perdita di fede cattolica dei tedeschi e la Chiesa deve “di nuovo cercare e confermare il suo posto all’interno di una società pluralista e questo – sottolinea il presidente tedesco – si può sentire già in una città come Berlino”. Non è facile per Joseph Ratzinger ritornare nella sua Germani come Papa e dover affrontare una costante perdita di fede e problemi che minano la credibilità della chiesa cattolica, non solo nella sua patria. E questo Benedetto XVI lo sa bene e non ha paura di parlarne. “Posso capire che, di fronte a crimini come gli abusi su minori commessi da sacerdoti, se le vittime sono persone vicine uno dica: questa non è la mia Chiesa, la Chiesa è una forza di umanizzazione e moralizzazione e se loro stessi fanno il contrario io non posso più stare con questa Chiesa”. Sul volo che lo ha condotto a Berlino, Benedetto XVI ha parlato con i giornalisti affrontando il tema dell’aumento delle uscite dalla chiesa cattolica in Germania, anche in relazione allo scandalo pedofilia. Il Papa ha sottolineato che l’allontanamento dei fedeli dalla Chiesa ha pero “molteplici ragioni” e avviene in “un contesto di secolarizzazione della nostra società “. Ha quindi invitato a consigliare che la Chiesa “non è come le altre associazioni umane, non vi si sta solo per coltivare un proprio interesse”. Essa significa, ha proseguito, “essere nella rete del Signore”. Una cosa “che tocca il fondamento dell’essere umano”. Ha anche sottolineato l’importanza di “rinnovare la consapevolezza della specificità della Chiesa come popolo di Dio, e così – ha concluso – imparare a sopportare gli scandali e lavorare contro di essi”. Il viaggio apostolico in Germania di Papa Ratzinger è l’ultimo in calendario per il 2011 e il terzo nel suo Paese natale. E sarà una visita molto complessa anche per le incognite su come il Papa sarà accolto da una nazione fortemente secolarizzata come quella tedesca. Berlino è la prima tappa cui seguiranno nei prossimi giorni Erfurt e Friburgo. Nella capitale federale il Pontefice incontrerà sia il capo dello Stato Christian Wulff che la cancelliera Angela Merkel. I riflettori saranno tutti puntati sul discorso che al Bundestag, primo suo intervento in un’assemblea parlamentare, dopo l’annuncio di un centinaio di deputati di boicottare l’incontro. La visita si svolgerà sotto il massimo livello di sicurezza, perché, come sottolineato da diverse emittenti televisive locali, che seguono in diretta la visita berlinese minuto per minuto, Benedetto è uno dei 5 uomini “più vulnerabili” del pianeta.

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