Sul tavolo i temi portanti che saranno le linee guida del nuovo Movimento 5 stelle, raggruppati in 5 punti. È questa la direttrice che dovrebbe guidare l’ex premier Conte. 

Conte ha indicato ai deputati un indirizzo email al quale inviare proposte sulle linee guida del Movimento 5 stelle. Uno strumento per proseguire il dialogo sulla rifondazione del Movimento,  (‘lineeguidamovimento’, è l’intestazione della mail). ‘Diamoci tutti del tu’, è l’invito rivolto dall’ex premier ai deputati. ‘Ciao Giuseppe’ dicono gli eletti iscritti a parlare. Anche se qualcuno, imbarazzato insiste con il lei.

‘La mia investitura dovrà passare da un voto sulla piattaforma. Il principio di democrazia interna è fondamentale e lo dobbiamo salvaguardare in tutti i modi’,  lo ha annunciato Giuseppe Conte, durante l’incontro coi senatori M5s incentrato sulla rifondazione del Movimento. ‘Questi confronti servono anche perché io stesso ho colto i rischi di un’operazione verticistica. Questo progetto non può nascere da un mio autoisolamento con investitura dall’alto’.

 L’ex premier pone al centro del suo intervento introduttivo il tema della formazione: bisogna ‘aggiornarsi sia a livello nazionale che internazionale’. Per poi spiegare che il centro di formazione che ha in mente servirà anche per ‘mettere in rete le esperienze amministrative’.

Una scuola politica, insomma, di quelle vecchio stampo. Dove gli ‘insegnanti’ potrebbero essere proprio i parlamentari che non possono essere ricandidati se la regola del limite dei due mandati rimarrà. ‘Una formazione continua è indispensabile, dobbiamo essere capaci di guardare al futuro dei prossimi 30 anni’, dice Conte. Eppure c’è stato un tempo in cui i pentastellati vedevano le scuole di politica come il fumo negli occhi. Qualcuno oggi ricorda l’anatema di Beppe Grillo del 2014 contro una iniziativa condotta da alcuni ‘portavoce’ locali in Emilia Romagna. In un post del 3 luglio 2014 il garante e cofondatore del Movimento scriveva infatti sul suo Blog: ‘Le ‘scuole di politica’ organizzate da alcuni portavoce del M5S in Emilia Romagna non sono riconosciute dal M5S e non hanno alcuna funzionalità organizzativa’. Ma il nuovo corso potrebbe comprendere anche questo cambio di passo.

Sul rapporto con la piattaforma di Davide Casaleggio ha, di fatto, già raccontato lo stato dell’arte Crimi. Una novità: i morosi si devono mettere in regola entro il 31 marzo, poi non vi sarà più nessun versamento diretto al web. Il Movimento, questa la direzione, vuole diventare autonomo anche nella gestione della democrazia diretta. Sul secondo mandato forse ancora è troppo presto per spiegare quali siano i ragionamenti che si stanno svolgendo. Intanto, e soprattutto, i temi. Sono questi infatti che delineano – già annunciati da Conte – il nuovo Movimento: la carta dei principi e dei valori ‘fondamentali’ per una chiara ‘identità politica’, la prospettiva alla luce delle prime esperienze comunali per allargare le iniziative; la formazione, per cui è avvertita l’esigenza di ‘offrire strumenti’ che aiutino la crescita, l’apertura alla società civile con le piazze delle Idee in cui non si raccoglieranno tessere e che dovranno essere concretizzate e sviluppate; l’organizzazione con il raccordo fra centro e periferia per avere riferimenti sul territorio. Questi, in sintesi, i punti sui cui Conte chiede il contributo di chi è stato eletto.

 Una ‘Carta dei princìpi e dei valori’ al fine di assumere una chiara identità politica.  Tornando alle cinque linee guida a  ciascun punto corrisponde una domanda rivolta ai parlamentari. ‘Le originarie cinque stelle di cui alla Carta di Firenze del 2009 risentono delle prime esperienze comunali. Alla luce dell’esperienza politica sin qui maturata e della necessità di allargare l’orizzonte ideale e proiettare le iniziative in una più ampia prospettiva anche temporale, quali valori e obiettivi dovrebbero indicare le ‘nuove’ cinque stelle?’. 

‘E’ particolarmente avvertita l’esigenza di offrire strumenti di formazione che favoriscano la crescita culturale e politica di tutti i vari soggetti impegnati con il Neo-Movimento. Condividi l’idea di creare un Centro di formazione, ben strutturato, che favorisca l’elaborazione di idee e progetti e l’approfondimento delle varie tematiche riguardanti la vita politica, sociale, economica e culturale? Di quali più specifiche funzioni dovrebbe essere investito il Centro e quali esigenze, in particolare, dovrebbe soddisfare?’. 

‘È assolutamente necessario aprire il Neo-Movimento alle iniziative di cittadinanza attiva e alle pratiche di attivismo civico. Le iniziative dei Forum e delle ‘Piazze delle Idee’ rispondono all’esigenza di costituire delle finestre di dialogo con la società civile. Come immagini che potrebbero essere sviluppate e concretizzate queste iniziative?’, è una delle domande poste ai parlamentari.

‘Al fine di rendere più incisiva l’azione politica sui territori occorre operare un più stringente raccordo tra l’organizzazione centrale e le articolazioni territoriali, anche attraverso la valorizzazione di figure di riferimento sul territorio. Quali suggerimenti proponi per perseguire questa organizzazione territoriale e per operare questo necessario raccordo?’, è l’ultima domanda.