Il grilletto del Beppe

“Ora Napolitano darà via al rito delle consultazioni che dovrebbe per decenza risparmiarci. Un’immensa presa per il culo”. Così il Beppe punta il grilletto sul Capo dello Stato che scegliendo Renzi ignorerà il Parlamento, la Costituzione e la volontà degli italiani. Napolitano, ovvero, sceglierà chi non è parlamentare e non si è mai candidato al ruolo di presidente del Consiglio. Non è proprio una dichiarazione d’amore quella che fa Grillo, pur cadendo nel giorno di San Valentino. Da qui l’invito al Colle a non avviare “il rito delle consultazioni: il Presidente a vita riceverà le delegazioni dei partiti che rilasceranno all’uscita del Quirinale le solite frasi condite di ipocrisia ormai insopportabile”. Attenti però, perché stando alla Coesis Research, istituto indipendente specializzato in ricerche di mercato, il Pd con un governo guidato da Renzi perderà consensi che potrebbero essere pari al 2%, e quindi ad 800mila voti. Il Pd sta dimostrando in tal caso di essere partito di palazzo, stile Prima Repubblica, e non di popolo. Questi voti potrebbero finire tutti al Movimento Cinque Stelle, che esprime nei pensieri e negli atti grande fastidio verso la politica e potrebbe essere premiato alle elezioni. “Il nuovo boss non è Al Capone, ma un carrierista senza scrupoli, in arte Renzie, buon amico di Berlusconi, di Verdini e di gente che avrebbe fatto paura ai gangster del proibizionismo” scrive Beppe Grillo in un suo post. Paragona poi, il Beppe, la strage degli irlandesi del 14 febbraio del 1929 a Chicago, a quella dei lettiani che non si sono riconvertiti al nuovo padrone vendendogli anche il culo.
Roberto Cristiano

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