La manifestazione contro il dl Sicurezza era stata preavvisata in Questura come un sit-in a piazza Barberini. Ma secondo quanto emerso i partecipanti a un certo punto hanno lasciato il presidio statico per dirigersi verso via del Tritone con il chiaro intento di oltrepassare il blocco degli agenti. I manifestanti sono nuovamente tornati a contatto con la polizia che intendeva bloccare l’accesso a largo Chigi e a piazza Montecitorio. Protetti da alcuni pannelli con su scritto “La democrazia non si piega”, “Stop Accordi” e “Free Palestine”, il gruppo in presidio contro il decreto Sicurezza è avanzato verso il cordone di polizia all’inizio di via del Tritone. Alcuni con casco e volto travisato hanno iniziato a colpire gli agenti con i bastoni. Di nuovo la saldatura tra centri sociali e pro-Pal dà i suoi frutti velenosi e violenti. E’ la dimostrazione che il dl Sicurezza serve.
Il governo ha posto la fiducia in Aula sul decreto sicurezza al termine della discussione generale sul provvedimento. Una discussione surreale con Gianni Cuperlo che si è “lamentato” che con il dl Sicurezza “si criminalizzano forme di protesta pacifica, si colpisce il dissenso civile”.
Certo ‘dissenso civile’ come caschi e bastoni contro la polizia, forzatura del blocco in via del Tritone e alta tensione a Roma, dimostrazione plastica che il decreto non solo serve, ma è davvero urgente. Mentre alla Camera durante la discussione volavano parole di fuoco e sconsiderate (“leggi fascistissime”) da parte della sinistra, in strada i soliti violenti – saldatura tra centri sociali e pro-Pal – si sono disposti con caschi, aste e protezioni nel tentativo di sfondare il cordone di sicurezza costruito dagli agenti a tutela degli obiettivi sensibili, in questo caso il Palazzo di Montecitorio. Gli agenti sono intervenuti con una carica di alleggerimento per allentare la pressione e far indietreggiare i facinorosi.
Magi di +Europa lancia un digiuno di protesta e mentre in Aula le parole questo decreto come sta facendo l’opposizione significa schierarsi sono infuocate ,a pochi passi dal Parlamento c’era il delirio dei violenti. Le tensioni tra manifestanti e polizia a Roma confermano l’urgenza e la necessità di questo decreto per rafforzare la sicurezza delle nostre donne e uomini in divisa che quotidianamente sono impegnati nella difesa dei cittadini. Schierarsi ideologicamente contro a favore della criminalità e della illegalità diffusa.
Le scene viste a Roma sono vergognose. Ed è tanto urgente il decreto che, pur non ancora convertito in legge, già se ne vedono gli effetti positivi. Lo ha rimarcato il premier Meloni intervenendo dai suoi canali social: “Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano. E invece, grazie al dl Sicurezza, in Italia sono già stati eseguiti i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente”. Due donne anziane, una a Mestre e una a Ispica, nel Ragusano, sono le prime due cittadine che hanno beneficiato degli effetti del dl Sicurezza sulla tutela della proprietà privata. Le norme stringenti contro i “ladri di case” sono uno dei punti più attesi dai cittadini. E la realtà dimostra che il dl ha funzionato: restituzione immediata della sua seconda casa che era stata occupata da un senzatetto rumeno per la donna di Mestre. Ugualmente per la signora di Ispica, la cui casa era stata occupata da cinque tunisini, che sono stati sgomberati dalla polizia. Il governo è vicino ai cittadini onesti, la sinistra difende l’illegalità. Gli italiani perbene attendono fiduciosi che il dl Sicurezza sia convertito in legge.
Stigmatizza gli episodi violenti Fabio Rampelli: Il Decreto Sicurezza introduce importanti novità a vantaggio della legalità e dei cittadini perbene e a tutela del lavoro delle Forze dell’Ordine. L’illegalità o la si combatte integralmente o la si agevola a danno dei cittadini che stanno al loro posto e rispettano le regole di convivenza civile. Non si capisce perché dovrebbero essere penalizzati. L’obiettivo del governo è liberare l’Italia dalla morsa da questa morsa e trasformare lo Stato in soggetti neutrale che applica con naturalezza e senza favoritismi le leggi”.
“Quella di oggi non è una manifestazione contro il Dl sicurezza, ma contro il governo”. Lo sottolinea Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Vediamo con chiarezza oppositori, tra cui anche no pal, scagliarsi contro le forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa, nel tentativo di giungere nella sede del Parlamento. L’avanzata dei manifestanti, che hanno colpito i poliziotti con bastoni, facendosi scudo con dei grossi pannelli, dimostra l’urgenza e la necessità di un decreto sicurezza; proprio contro quegli stessi facinorosi violenti che, con le loro azioni, delegittimano il diritto sacrosanto di manifestare. Da parte nostra ribadiamo che non ci lasceremo intimidire. Solidarietà alle forze dell’ordine. Lo Stato è con voi”.