L'aula di Palazzo Madama durante il voto di fiducia sul ddl anticorruzione, Senato della Repubblica, Roma, 13 dicembre. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Il dl Imprese è legge, il Senato vota la fiducia con 156 sì

Il dl Imprese è legge. Dopo il via libera ottenuto alla Camera, il decreto è stato approvato anche in Senato con 156 voti a favore e 119 contrari. Il testo è atteso al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica prima di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Un provvedimento che ha provocato diverse polemiche in Parlamento. Le opposizioni hanno sempre contestato la decisione del Governo di non dialogare sulle misure. “La maggioranza – ribadiscono i parlamentari – va avanti a fiducie e resta sordo alle proposte delle opposizioni”.

Il Centrodestra ha avanzato la richiesta di non porre la fiducia sul decreto rilancio per cercare di aprire una discussione sulla misura. Cosa prevede il dl Imprese Il decreto imprese prevede dei prestiti bancari garantiti dallo Stato per le aziende che hanno subito dei danni economici dall’emergenza coronavirus. Nelle Commissioni è stato prorogato da 24 a 36 mesi la durata del preammortamento di cui potranno avvalersi le imprese sui prestiti rilasciati da Sace entro il 31 dicembre 2020. Via libera anche all’estensione della garanzia statale staccata dalla controllata di Cdp ai finanziamenti concessi per il pagamento dei canoni di locazione. Le imprese con sede nei paradisi fiscali fuori dall’Unione Europea non potranno utilizzare i prestiti garantiti da Sace.

 Il via libera del Senato è arrivato dopo quello della Camera con il provvedimento che nelle prossime ore entrerà in Gazzetta Ufficiale. Il sì della Camera è avvenuto il 26 maggio 2020 con 330 deputati che hanno votato a favore della misura.

Il testo è atteso al Quirinale dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrà mettere la firma prima dell’approvazione definitiva del provvedimento.

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