Il barometro della Asl Bari, nelle ultime ore sembra indicare previsioni favorevoli ai pazienti della chirurgia plastica dell’ospedale “F. Fallacara” di Triggiano, nel barese. All’orizzonte si intravede il sereno per Nicola (nome di fantasia utilizzato a tutela della privacy) il 62enne paziente, barese, affetto da un sospetto carcinoma cutaneo nella regione clavicolare sinistra che necessita di essere asportato per poi procedere con l’esame bioscopico al fine di determinarne la natura benigna o maligna. Il paziente con un suo passato medico che lo espone ad alto rischio di positività dopo che aveva regolarmente prenotato al Cup, il centro unico di prenotazione, una visita medica, si era recato ad agosto al nosocomio triggianese dove veniva visitato e gli veniva detto che necessitava dell’intervento chirurgico e che sarebbe stato contattato dalla struttura la quale gli avrebbe comunicato la data dell’intervento. Ma con il passare delle settimane dall’ospedale non arrivava alcuna comunicazione e lui, preoccupato, si è recato a chiedere spiegazioni sul perché di questa mancata comunicazione. Ma arrivato in ospedale si era sentito dire che non si sapeva quando sarebbe stato operato per indisponibilità della sala operatoria, nonostante ci fosse la presenza e la disponibilità del chirurgo. A quel punto, il paziente scrive una lettera di protesta alla Asl che, grazie a questa segnalazione, nel giro di poche ore si fa viva. Cosa confermata anche dalla direzione della azienda sanitaria locale barese che fa sapere che “il caso del paziente è stato preso in carico dal responsabile della specialistica ambulatoriale del Presidio Integrato di Triggiano, dopo la segnalazione all’Urp”, e che conseguentemente “è stata proposta una prima data per il 15 ottobre, non accettata dallo stesso utente, quindi, sono state fissate due date, una per il pre ricovero, fissato per il 24 ottobre, e l’altra per l’intervento che avverrà il prossimo 30 ottobre, date”, fa sapere la asl “che il paziente ha accettato e confermato”. Bene, tutto è bene quel che finisce bene. Invece, no perché tutti i pazienti che si sono rivolti alla struttura, prima del signor Nicola, e che avrebbero tutto il diritto di essere operati prima seguendo l’ordine cronologico delle visite, al momento si vedono scavalcati da un altro paziente solo perché questi ha preso carta e penna e ha scritto rappresentando le sue giuste doglianze. A tal riguardo la stessa Asl fa sapere di essersi attivata per la risoluzione del problema, facendo sapere che “intanto la direzione sanitaria sta lavorando al potenziamento della attività Chirurgica a Triggiano integrando la chirurgia plastica, in modo tale che non solo il paziente oggetto della questione ma, anche, gli altri possano avere accesso a questo tipo di terapia. Tutto questo”, conclude l’azienda sanitaria barese, “fa parte di un piano di riorganizzazione dei <<day service>> territoriali che punta alla migliore integrazione ospedale territorio”. Tuttavia sulla vicenda sembrerebbe che potrebbe aprire un faro la procura della corte dei conti che potrebbe volerci vedere chiaro sulla vicenda. Vicenda che potrebbe, nei prossimi giorni, essere attenzionata, anche, dai carabinieri dei Nas, il nucleo antisofisticazione e sanità di Bari, competenti in materia di controlli di gestioni sanitarie e delle liste d’attesa.
Uno stetoscopio abbandonato su una barella all'ospedale di Pontedera (Pisa) durante uno sciopero dei medici, 16 dicembre 2015. ANSA/ FRANCO SILVI
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