Il castello di Oramala, il castello del Partigiano

La zona dell’Oltrepò Pavese è una perfetta meta di turismo slow di prossimità se ad esempio siete di Milano o di Genova, ma anche di Piacenza o di Torino.

Sono queste le stazioni ferroviarie da cui partire – magari con una bicicletta – per arrivare facilmente in provincia di Pavia. Ma dov’è l’Oltrepò? Sembra una domanda da seconda elementare, invece siamo in molti ad avere un’idea sfumata della collocazione geografica di questa zona: l’Oltrepò (con o senza accento sulla O) è un triangolo di Lombardia stretto fra Piemonte ed Emilia, con la Liguria a un passo. Un tempo era la via che dal mare (ligure) portava alla pianura (padana), passando per gli Appennini. Il che spiega molte delle sue caratteristiche e ricchezze. Una fra queste, una meta da visitare e da scoprire, è ad esempio il Castello di Oramala, in Val di Nizza, posto su uno sperone a 750 metri d’altezza! Raggiungerlo è già una gran bella escursione, un vero trekking. Il castello poi è opera del Malaspina e risale al 1.000-1.100. È famoso perché lo cita Dante e perché è stato frequentato dai Trovatori Provenzali. Il nome gliel’ha dato Federico Barbarossa che, pressato dalla Lega Lombarda, si è rifugiato qui dicendo, più o meno: “Grazie di avermi ospitato e protetto in questa ora mala”. Il Castello poi ha vissuto anche le vicende della Guerra Partigiana (che in queste zone è stata durissima e gloriosa) ed è stato restaurato dal suo ultimo proprietario, Gigi Panigazzi, che è stato appunto partigiano. Se vi capita, cercate di visitarlo quando è animato da un simpatico gruppo di guide, appassionate e in costume.

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