Il calcio è lo specchio del Paese?

La palla passa ora al Ministro dello Sport che con il parere del Comitato Tecnico Scientifico deciderà sulla ripartenza del campionato.

Negli ultimi due giorni, abbiamo assistito alla ripartenza della Bundesliga, con lo spettacolo targato Borussia Dortmund e Lipsia, ed il loro mix di talenti che sta incantando l’Europa, la Liga Santander ha ufficializzato in Spagna la ripartenza del campionato al 13 Giugno, pur essendo partita in ritardo rispetto all’Italia; con tutte le dovute cautele del caso, l’impressione è che la mancanza di risolutezza ed organizzazione stia trascinando l’intero movimento calcistico italiano in un limbo, fatto di intrattenimento e produttività zero, con un impatto sociale ed econimico devastante sull’intera comunità. Ripartire o non farlo devono essere certezze perché più tempo si perde ricominciare l’attuale stagione, meno se ne ha per la prossima, che andrebbe organizzata alla perfezione date le numerose criticità da affrontare; manca una leadership e lo spauracchio del CTS serve solo guadagnare tempo, ma mai come in questo caso, temporeggiare non sembra essere la soluzione più giusta.

Luigi Viscardi

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