Mercoledì 7 maggio, nel pomeriggio, si svolgerà il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco. Nel corso della riunione, alla quale parteciperanno 135 cardinali, sono previste due fumate giornaliere: quella bianca indicherà l’avvenuta elezione. Nulla si sa sul termine: il Conclave più lungo è durato più di 2 anni, il più breve solo 10 ore. Tra i candidati favoriti spicca il nome di Pietro Parolin.
Il termine Conclave trae origine dal latino: deriva da cum clavis, ossia “sotto chiave”. Questo termine indica la riunione alla quale i cardinali partecipano per poter scegliere il nuovo Pontefice tra i favoriti.
Saranno 135 gli elettori, anche se si vocifera che, per motivi di salute, due cardinali rinunceranno al Conclave
Il rito del Conclave è ricco di termini tradizionali e formule latine che vale la pena conoscere per addentrarsi nel rito dell’elezione papale che è tra i momenti più solenni della Chiesa cattolica. Ricco di tradizione, simboli e formule in latino. Il Conclave, come detto, comincerà mercoledì 7 maggio: dovrà eleggere il successore di Papa Francesco. La conferma è arrivata dal direttore della Sala Stampa vaticana.
Cappella Sistina: è il luogo dove si svolge il conclave, è qui che si tengono le votazioni in segreto. Sarà allestita con i banchi per gli scrutini e la stufa dove saranno bruciate le schede delle votazioni. Per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Sono previsti quattro scrutini al giorno, due al mattino e due al pomeriggio
Extra omnes: espressione latina che significa “fuori tutti”. È l’ordine con cui inizia ufficialmente il conclave: tutti i non autorizzati devono lasciare la Cappella Sistina.
Scrutinio: fase in cui i cardinali votano. Ogni cardinale scrive su una scheda il nome del candidato che vuole eleggere.
Quorum: numero minimo di voti necessari per l’elezione valida del papa. Attualmente sono i due terzi dei voti dei cardinali presenti.
Fumata: il fumo che esce dal camino della Cappella Sistina per informare il pubblico sull’esito del voto: fumata nera ovvero non c’è ancora un papa; fumata bianca il papa è stato eletto.
Accettazione canonica: il momento in cui il cardinale eletto accetta formalmente l’elezione e sceglie il suo nome da papa. Al neo eletto verrà domandato: Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem? (Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?). E a risposta affermativa, soggiunge: Quo nomine vis vocari? (Come vuoi essere chiamato?), domanda a cui risponderà con il nome pontificale.
Dopo l’accettazione si bruciano le schede in maniera tale che da Piazza San Pietro si veda la fumata bianca. Al termine del Conclave il nuovo Pontefice si ritira nella ‘Stanza delle lacrime’, la sacrestia della Cappella Sistina, indosserà per la prima volta i paramenti papali – preparati in tre taglie – con i quali si presenterà alla folla di fedeli richiamati in Piazza San Pietro dalla fumata bianca. Dopo la preghiera per il nuovo Pontefice, e l’ossequio dei cardinali, viene intonato il Te Deum che segna la fine del Conclave.
Quindi l’annuncio dell’elezione, l’Habemus papam, l’apparizione del Papa che impartirà la benedizione Urbi et Orbi.
Habemus Papam: formula con cui si annuncia al popolo l’elezione del nuovo pontefice l’elezione del nuovo Papa. “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam! (“Vi annuncio una grande gioia: abbiamo un Papa!”): è l’annuncio cerimoniale che il cardinale protodiacono, il primo dei cardinali dell’ordine dei diaconi, dà al popolo quando, a seguito del conclave, viene eletto il nuovo papa ed esso accetta l’elezione. L’annuncio viene pronunciato dalla loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano. All’annuncio segue la presentazione del nuovo papa.
Urbi et Orbi: benedizione solenne che il nuovo papa dà alla città di Roma (Urbi) e al mondo (Orbi) dopo l’elezione dal balcone centrale della basilica di San Pietro.
Ci sono dei limiti d’età prestabiliti per poter prendere parte alla riunione: dal 1970, infatti, per volere dell’allora Papa Paolo VI, possono prendere parte alla votazione i cardinali con al massimo 80 anni.
Generalmente, un Conclave inizia tra i 15 e i 20 giorni dalla data di decesso o di rinuncia del precedente Pontefice. Lo stabilisce l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo ufficiale che stabilisce le modalità di elezione del Papa.
Non è però necessario che tutti i cardinali chiamati a votare siano presenti per dare inizio alla riunione con cui si voteranno i favoriti.
La prima votazione, e quindi la prima fumata, ci sarà nel pomeriggio.
Chiusa la Cappella Sistina
La Cappella Sistina è stata chiusa al pubblico in vista del Conclave, come annunciato dalla direzione dei Musei Vaticani sul proprio sito: “Si comunica che la Cappella Sistina sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì 28 aprile 2025 per le esigenze del conclave. Sono parimenti sospese tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis”.
Come funziona il Conclave
I 135 cardinali elettori alloggeranno a Santa Marta e verranno privati di qualsiasi contatto con il mondo esterno.
Dovranno condure vita comunitaria, senza poter utilizzare dispositivi elettronici: la votazione del successore di Papa Francesco si svolgerà, come previsto dal Conclave, in totale segretezza.
Gli elettori esprimeranno la propria preferenza utilizzando una scheda, che riporta la frase Eligo in Summum Pontificem e sulla quale bisognerà indicare la propria scelta.
Le schede vengono lette, forate e bruciate e, per ogni giorno del Conclave, si susseguiranno due fumate, alle 12 e alle 19. Il fumo nero indica nessuna elezione, fumo bianco annuncia il nuovo Papa.
Dopo 33-34 votazioni senza esito, si passa a un ballottaggio tra i due più votati, sempre con necessità della maggioranza di due terzi.
In merito alla durata del Conclave, è impossibile fare previsioni: non esiste infatti una durata fissa prestabilita.
Il Conclave più lungo della storia fu quello che, nel 1272, si concluse con l’elezione di Papa Gregorio X. Durò ben 2 anni, 7 mesi e 7 giorni, a causa delle difficoltà politiche che portarono all’impossibilità di raggiungere un accordo in breve tempo.
Qual è stato il Conclave più breve di sempre
Quello più breve, invece, è stato il Conclave del 1503, che si concluse con l’elezione di Papa Giulio II.
L’elezione si concluse in sole dieci ore, nella notte tra il 21 ottobre e il 1° novembre.
Chi sono i favoriti
Nonostante il Conclave non sia ancora iniziato, sono già state avanzate diverse ipotesi sull’identità del prossimo Papa. Tra i favoriti, spicca il nome di Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano.
Anche il nome di Luis Antonio Tagle, cardinale filippino di 67 anni, rientra tra i possibili successori di Papa Francesco.
Seguono poi tra i possibili candidati anche Matteo Zuppi, Pierbattista Pizzaballa, Peter Turkson, Robert Sarah a Peter Erdo.
Sarà il cardinale Pietro Parolin a presiedere il Conclave che si riunirà dal 7 maggio in Sistina per eleggere il successore di papa Francesco. A renderlo noto è stato il portavoce della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. La messa “Pro Eligendo Pontefice” sarà celebrata invece dal cardinale Giovanni Battista Re, decano dei porporati, che inviterà i confratelli a procedere nel pomeriggio verso la Sistina con queste parole: «Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo».
Nel corso della Congregazione, la quinta, alla quale erano presenti 180 cardinali – sono stati inoltre sorteggiati i tre porporati che costituiranno la commissione che aiuta il cardinale camerlengo, Kevin Farrell, nella gestione degli affari ordinari della preparazione del Conclave. Si tratta dei cardinali Reinhard Marx, Luis Antonio Tagle, Dominique Mamberti.
La Congregazione generale dei cardinali affronta il tema degli abusi
Nel corso della riunione, durata circa 3 ore e mezza, gli interventi sono stati circa una ventina. «Tema principale la Chiesa, il rapporto con il mondo contemporaneo, l’evangelizzazione, il rapporto tra fedi, le sfide che si presentano e le qualità che dovrà avere il nuovo Papa per rispondere a queste sfide», ha spiegato Bruni, aggiungendo è stata affrontata anche «la questione degli abusi».
Bruni ha però precisato che la Sala Stampa «non commenta» la situazione del cardinale Luis Cipriani Thorne, 81 anni peruviano, che papa Francesco ha sanzionato lo scorso gennaio per abusi sessuali compiuti su un giovane nei decenni passati: tra le sanzioni al porporato è stato «proibito di portare abiti e insegne cardinalizie», ma il porporato ieri a Santa Maria Maggiore per l’omaggio alla tomba di Bergoglio indossava l’abito cardinalizio. «Non diamo informazioni sui singoli cardinali», è stata la risposta sul caso specifico.
Clausura assoluta. Niente cellulari, né pc, né tv, vietata anche la lettura di quotidiani. Finestre rigorosamente chiuse in Sistina. Per i cardinali che entreranno in Conclave (133 su 135 con diritto di voto) c’è la clausura assoluta. Chi trasgredisce – come dice la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis – incorre nella scomunica latae sententiae. Divieto assoluto di comunicare l’esito delle votazioni: qualsiasi tentativo di influenza o campagna elettorale sarebbe punito con la scomunica. Anche il solo parlare con l’esterno è vietato.
Conclave, divieto assoluto di cellulari, tablet, tv e quotidiani
Come per i compiti in classe a scuola telefoni cellulari, smartphone, tablet, insomma ogni dispositivo portatile verrà ritirato prima dell’ingresso dei cardinali nella Cappella Sistina. Le stanze che ospitano il conclave, inoltre, verranno sigillate e ogni finestra oscurata. Gli ambienti dove staranno i cardinali elettori verranno sottoposti a bonifica ambientale con un controllo certosino di ogni luogo per escludere la presenza di microspie, dispositivi di trasmissione o strumenti di intercettazione. Nei Conclavi più recenti sono stati installati dispositivi anti-spionaggio nelle aree comuni e nelle cucine. Ogni membro del personale deve firmare un giuramento di segretezza, che vieta non solo di divulgare informazioni, ma anche di scambiare parole superflue con gli elettori.
Durante il Conclave, i cardinali elettori sono ospitati a Casa Santa Marta, residenza in Vaticano vicina alla Sistina dove ha abitato papa Francesco durante tutto il pontificato. I cardinali non possono avere contatti con l’esterno; stesso divieto per cuochi e camerieri: personale selezionato che cucinerà per le porpore fino alla fumata bianca. I cardinali elettori verranno portati ogni giorno in Sistina a bordo di un autobus, in un tragitto completamente isolato. All’interno della Cappella Sistina le votazioni si svolgono in silenzio, secondo un cerimoniale antico. Dopo ogni scrutinio, le schede vengono bruciate, insieme a qualsiasi appunto. Non deve rimanere traccia alcuna.