Il 5 marzo tra Gentiloni, Juncker e Berlusconi

‘Mi sembra che Juncker abbia già chiarito ieri con la sua dichiarazione la realtà e le sue posizioni’, afferma  il premier Paolo Gentiloni all’uscita della riunione dei socialisti Ue, sulle parole del presidente della commissione Ue Juncker. Ieri questi aveva detto di temere per l’esito del voto in Italia, e in particolare un ‘governo non operativo’. Dopo la replica del premier italiano (‘I governi sono tutti operativi’), Juncker aveva successivamente garantito ‘piena fiducia al governo’ che verrà.

Sui timori espressi dal Presidente della Commissione Europea è intervenuto anche il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda secondo il quale le sue parole ‘sono comprensibili, poi magari se non si dicessero sarebbe meglio.  Certo c’è un tema che riguarda il post-4 marzo, però è anche chiaro che l’esercizio della democrazia è questo e l’importante è che si vada a votare, senza condizionamenti. Altrimenti sembra che tutto sia condizionato da fuori. Ma penso che sia meglio evitare in assoluto nei momenti elettorali che appartengono alla vita di un Paese, ogni commento da fuori. Certo la Commissione Ue avrà le sue preoccupazioni, perché L’Italia è parte dell’Europa. Siamo in un’area comune, ma per me sarebbe meglio non commentare.

Secondo il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi le istituzioni europee non devono entrare nei problemi elettorali dei Paesi membri ma non mi sembra che Juncker abbia detto una cosa fuori luogo, ha solo detto di sperare che l’Italia si dia una maggioranza e un governo e in effetti la situazione peggiore é che il voto non porti a una maggioranza e si debba ritornare subito a votare. Intervistato a Coffee Break su La 7, Berlusconi ha osservato che sicuramente se non ci fosse una maggioranza le Borse avrebbero un regresso e questo farebbe male a tutti. Sono sicuro che noi avremo una maggioranza e daremo vita a un governo per fare ripartire l’Italia.

C’è un inizio di marzo,   aveva detto  il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker,  molto importante per l’Ue. C’è il referendum Spd in Germania e le elezioni italiane, e sono più preoccupato per l’esito delle elezioni italiane che per il risultato del referendum dell’Spd.

Sempre a ‘Cooffe Break’ Baerlusconi ha chiarito: ‘Non ho niente in contrario a partecipare se c’è una manifestazione del centrodestra; finora non ho partecipato perché ho ritenuto che il mio tempo poteva essere meglio impiegato con interviste radiofoniche, sui giornali o in tv. Penso che fare manifestazioni in un teatro dove ci sono tutti i nostri sostenitori sia meno proficuo. Il 1 marzo, se l’ invito arriva, è giusto e producente dare a tutti i nostri elettori l’immagine di quello che è la coalizione’.

Berlusconi ha anche ribadito le sue posizioni sul M5s: ‘Non sono una forza democratica ma una setta molto pericolosa dove gli ordini li dà un signore che non ha mai messo il suo nome sulla scheda elettorale, composta da persone che cercano solo il modo di campare, l’87% non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi, non sono mai riusciti a fare nulla di buono, sono tutti contro tutti e contro tutto, capisco le motivazioni di alcuni italiani, hanno ragione ad essere avviliti e arrabbiati ma non si rendono conto che questa è solo protesta negativa’.

Non sono così critico verso questa legge elettorale: porterà una maggioranza e un governo.  ha proseguito Berlusconi che spera di essere ancora per qualche anno utile e di fare io il regista di un governo del centrodestra, potrò metterci la mia esperienza e la mia capacità di lavoro, mi sono dato sempre dei traguardi difficili.

Quanto ai mancati scontri tra leader politici in tv non è una cosa di cui gli italiani possano lamentarsi: gli scontri tra leader lasciano tutti su posizioni che già hanno. Sul voto utile, è importante che gli italiani conoscano la situazione delle varie forze politiche: sinistra e Cinque stelle hanno una posizione che rende impossibile raggiungere il 40% necessario per mettere in pista il governo, l’unico voto utile in questo momento è quello dato a FI e al centrodestra che hanno raggiunto il 40% e sono assolutamente in grado di dare vita ad una maggioranza.

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