Il 15 e 16 maggio al Teatro Vittoria di Roma in scena ‘La fata matematica’, scritto e diretto da Valeria Patera

Drammaturgia contemporanea, tematica universale che narra una storia che sta dietro alla tastiera del computer che usiamo tutti i giorni, la storia di un sogno che ha cambiato il mondo e l’avventura esistenziale di una donna che, per amore della conoscenza e passione del vivere, ha superato i limiti imposti al suo sesso. Una regia che intreccia con finezza parole, musica, poesia, pensiero, storia e magia di immagini.


Lo spettacolo è ispirato alla storia di Augusta Ada Byron Lovelace, figlia del noto poeta Lord Byron, che è considerata la prima programmatrice della storia poiché nel corso della prima metà dell’Ottocento intuì profeticamente l’avvento dell’informatica e della cultura digitale. Donna ribelle che anelava alla libertà e alla conoscenza ebbe una vita avventurosa e drammatica e morì a trentasei anni. Nel 2015 in occasione del bicentenario della sua nascita celebrato nelle principali città di tutto il mondo, lo spettacolo è stato rappresentato in diverse città e trasmesso in diretta da Radio 3. Il testo è pubblicato da La Sapienza   e nel 2018 Patera firmerà una biografia.

La rappresentazione teatrale si dà in un notturno articolato in tre quadri che si scandiscono dentro una incisiva struttura musicale che, nella parte centrale, si armonizza con una sequenza video.

Ada si trasfigura e in un flash-back che si apre con una sequenza di immagini, avvampa l’energia radiosa della perduta giovinezza, lo slancio vitale di quel momento straordinario durante il quale lavorava con il famoso Charles Babbage al progetto della macchina che, azionata dal vapore, facesse calcoli matematici e un’ampia serie di altre operazioni programmabili con le schede perforate. Pensava ad una macchina multifunzione a cui trasferire parti della nostra conoscenza per poterne fruire in modo più ampio e rapido: era il sogno del computer e dell’èra digitale. Qui si gioca la parte profetica di Ada consegnata alla storia dell’informatica, lo splendore della mente di “quella maga che ha sparso la sua formula magica intorno alle massime astrazioni della Scienza e ha saputo penetrarle con una forza che pochi intelletti mascolini hanno avuto modo di mettere alla prova”, come disse di lei Babbage che appunto la soprannominò  ‘the mathemathical fairy’, ‘la fata matematica’.

Mercoledì 16 maggio alle ore 19, il Teatro Vittoria in collaborazione con la associazione Timos Teatro Eventi presenta l’incontro ‘Donne, Uomini e Robot’: tre donne speciali, le professoresse Tiziana Catarci, Barbara Caputo e Laura Astolfi, insieme con la regista Valeria Patera, offriranno al pubblico la possibilità di approfondire argomenti relativi alla tecnologia e la figura di Ada Byron Lovelace. L’iniziativa è parte del programma di Eureka! Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae.

15 e 16 maggio 

La fata matematica
Storia della donna che sognò il computer

scritto e diretto da Valeria Patera
con Galatea Ranzi
e Gianluigi Fogacci
musica originale di Francesco Rampichini
produzione TIMOS Teatro Eventi in collaborazione con Compagnia Orsini

15 e 16 maggio 2018 ore 21
TEATRO VITTORIA / ATTORI & TECNICI _ Piazza S. Maria Liberatrice 10, 00153 Roma (Testaccio)
Biglietti: intero platea 28, intero galleria 22 (compresi 3 euro di prevendita)
Ridotti in convenzione: platea 21 e galleria 18 (compresi i 3 euro di prevendita)
Botteghino: 06 5740170; 065740598 lunedì (ore 16-19), martedì – sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18)
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it  Come arrivare: Metro: Piramide; Bus: 170, 781, 83, 3

 

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