Ieri ultima replica per ‘Barry Lyndon’ all’Argentina di Roma

Ieri domenica pomeriggio ultima replica dello spettacolo ‘Barry Lyndon’, da dodici giorni in scena al Teatro Argentina di Roma.

Liberamente tratto dal romanzo di William Makepeace Thackeray, è un omaggio per dichiarazione stessa di Giancarlo Sepe che ne ha curato la regia e la riduzione teatrale, all’omonimo film.

Barry Lyndon, film drammatico del ‘75 prodotto, scritto e diretto da Stanley Kubrick, nonostante al botteghino non abbia prodotto incassi consistenti, è oggi reputato come uno dei miglior film del regista americano e una delle più grandi opere cinematografiche mai realizzate.

La storia narrata è quella di un avventuriero irlandese Redmond Barry, figlio unico di madre vedova, scapestrato e di bell’aspetto ma con pochi soldi in tasca, e di come arriverà a chiamarsi Barry Lyndon. Pigro, ambizioso, senza morale, discendente dai re d’Irlanda, forse. O forse bugiardo anche nella sua genealogia. Genos, unico suo motore di sentimenti certi. Per la propria madre che lo assisterà fino alla morte, per il proprio figlio che invece vedrà morire.

Se Kubrick per le scene effettuò le riprese in Inghilterra, Irlanda e Germania, Sepe si avvale di suggestioni create da sfondi musicali, dall’utilizzo del recitato in tedesco ed inglese. Non risultano mai pesanti questi passaggi; essendo ben declamati risultano comprensibili a chi abbia una preparazione scolastica delle suddette lingue.

Atto unico di un’ora ed un quarto, il sipario si apre con un testo recitato in latino a cui susseguono una serie di tableau animati che raccontano duelli all’arma bianca e non, morti veri e non, amori veri e non.

Le scenografie e costumi sono di Carlo De Marino: se per i primi sono essenziali, composti da una scala, due sedie e fondali neri, i secondi invece ricchi, colorati e fastosi.

Le musiche a cura di Davide Mastrogiovanni e Harmonia Team sono ritmo su cui si muovono gli ineccepibili attori, Massimiliano Auci, Sonia Bertin, Mauro Brentel Bernardi, Gisella Cesari, Silvia Como, Tatiana Dessi, Vladimir Randazzo, Federica Stefanelli, Giovanni Tacchella, Guido Targetti, Pino Tufillaro, Gianmarco Vettori. Ovviamente non poteva mancare la grande protagonista: la sarabanda di Hendel.

Barry Lyndon, favola nera prodotta da Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro La Comunità 1972, è stata caldamente applaudita dal pubblico attento e colto del teatro Argentina.

Barbara Lalle

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